E’ stato senza dubbio uno dei conduttori più amati in televisione. Purtroppo un brutto male lo ha portato via troppo presto: ecco chi è questo bambino
Nello scatto in questione sembra quasi irriconoscibile, ma guardandolo con attenzione i tratti del viso sono rimasti sempre gli stessi. Stiamo parlando del bravissimo e gentilissimo Fabrizio Frizzi che purtroppo è venuto a mancare tre anni fa a causa di un brutto male. Malgrado la foto sia in bianco e nero è possibile vedere come il presentatore romano sia rimasto uguale nel tempo, in particolar modo la sua dolcezza degli occhi.
La vita di Fabrizio Frizzi
Frizzi è nato nel 1958 a Roma ed è stato conduttore televisivo, radiofonico, attore e doppiatore italiano. Per diversi anni ha presentato vari quiz, varietà e anche Miss Italia dove tra l’altro ha conosciuto sua moglie Carlotta Mantovan. Figlio di un produttore cinematografico di Bologna ha frequentato le elementari a Roma e si è diplomato al liceo Calasanzio. Nel 1976 esordisce prima come speaker radiofonico e nelle televisioni private per poi approdare in Rai dove è rimasto fino alla fine della sua carriera.
Con gli anni Fabrizio Frizzi è diventato un personaggio televisivo molto amato ed apprezzato dagli italiani. La sua bontà d’animo e il suo carisma hanno fatto si che con il tempo si prendesse i suoi meriti, e possiamo dire che così è stato. Oltre alla conduzione, nel 1996 si cimentò per la prima volta come doppiatore per il film Toy Story – Il mondo dei giocattoli, prestando la propria voce al protagonista Woody, un cowboy giocattolo a capo dei pupazzi di Andy.
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Il grande cuore del conduttore romano
Nel 2000 un suo gesto ha cambiato per sempre la vita ad una giovane ragazza, che ancora oggi lo ringrazia. Frizzi ha donato il midollo osseo a Valeria Favorito e per questo gli è stata conferita la cittadinanza onoraria: “All’epoca il mio midollo risultò compatibile con quello di una bimba le cui condizioni erano preoccupanti.
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Sei anni dopo, la più bella sorpresa della mia vita. Ero ancora al timone della partita del cuore, stava finendo la diretta e già scorrevano i titoli di coda, quando una ragazzina mi corse incontro per abbracciarmi. Capii subito che si trattava di Valeria, la bimba alla quale avevo donato il midollo e che era venuta a salutarmi dicendomi di essere la mia sorellina”.