Il noto conduttore fiorentino per la prima volta parla di suo padre e del grande dolore che prova ogni volta che lo pensa
Come più volte ha dichiarato Carlo Conti, ha sentito un forte vuoto quando è venuto a mancare il suo amico Fabrizio Frizzi. Tre anni fa, circa ha capito che il vero valore della vita è la famiglia e non il successo o i soldi. Da quel maledetto giorno, infatti, si è ripromesso di voler restare quanto più tempo insieme e Matteo e a sua moglie Francesca, motivo per cui ha rinunciato anche a molti incarichi lavorativi. Pochi sanno che il conduttore fiorentino è cresciuto senza suo padre e di conseguenza con mille difficoltà. Nonostante il grande dolore, però, la mamma si è occupata da sola di lui e proprio per questo motivo da quando è nato il suo bambino ha cercato di stabilire un rapporto speciale con lui.
Carlo Conti ha perso il suo papà a 18 mesi di vita
In una recente intervista rilasciata al settimanale ‘Chi‘, Carlo Conti si è raccontato a cuore aperto e ha parlato particolarmente della scomparsa di suo padre. In quella occasione ha dichiarato:
“Ho pensato tanto a mia madre vedendo Francesca diventare madre, mentre, quando ho iniziato a giocare con mio figlio, mi è venuto in mente mio padre, che ho perso quando avevo 18 mesi”.
Il conduttore ha ammesso tra le lacrime, che pensa spesso al suo papà e a come sarebbe stata la sua vita se lo avesse avuto al suo fianco. Motivo per cui, quando gioca con il suo bambino Matteo, vorrebbe che il tempo non si fermasse mai…
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Il drammatico addio e il dolore per la morte di Frizzi
Carlo Conti è senza dubbio uno dei conduttori più amati e seguiti in televisione. Il suo sorriso e il proprio carisma negli anni hanno fatto si che diventasse un vero e proprio personaggio molto ricercato sulla rete e possiamo confermare che è riuscito anche a togliersi molti sassolini dalle scarpe.
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Il presentatore, però, è sempre rimasto lo stesso di quando era piccolo: ovvero quella persona buona e disponibile con tutti, proprio come l’amico Fabrizio Frizzi. I due erano più che colleghi, quasi come due fratelli. Motivo per cui la sua prematura scomparsa lo ha davvero distrutto tanto che ancora adesso, a distanza di tre anni ancora non riesce a pronunciare il suo nome.