Roberto Mancini e la malattia mortale, le rivelazioni di uno degli eroi nazionali del momento, capace di risollevare la nostra Nazionale.
Agosto è arrivato e manca sempre meno all’inizio della nuova stagione di Serie A, che si prospetta più agguerrita che mai e che, almeno in parte, rivedrà i tifosi allo stadio; perso Antonio Conte, il nostro campionato ha ritrovato nomi eccellenti come Allegri, Mourinho e Sarri, per un’equilibrio tra le squadre come mai visto negli ultimi anni.
Nonostante questi grandi ritorni, in Italia l’allenatore del momento è sicuramente lui: Roberto Mancini. Il CT di Jesi è riuscito a risollevare la Nazionale dopo il disastro di Ventura, portandola a trionfare al recente Europeo. Uno spirito da lottatore il suo, che ha dovuto usare anche per affrontare una malattia.
Roberto Mancini e la malattia mortale, la confessione
Prima di partire per l’Europeo insieme agli Azzurri, Mancini si è confessato in una lunga intervista a Sportweek, dove ha parlato a tutto tondo della sua vita e della sua carriera. Raccontandosi, il CT ha svelato come, da bambino, sia stato affetto da una grave forma di meningite, un’infiammazione delle membrane che rivestono il cervello provocata da batteri come meningococco e pneumococco.
“L’ho avuta da bambino e ho scoperto che ci si poteva morire. Non ho più smesso di pensarci” rivela l’allenatore, che confessa ancora come quel pensiero sia ancora costante nella sua mente.
Leggi anche –> Carlo Conti, l’evento che gli ha distrutto la vita: “quando ho iniziato a giocare…”
Durante l’infanzia quindi, l’ex-attaccante ha rischiato seriamente di perdere la vita, ma per fortuna è riuscito a vincere quella grande battaglia; come sappiamo, la sua carriera, sia da calciatore prima che da allenatore poi, è stata contornata di successi.
Leggi anche –> Antonello Venditti, “tante volte ho rischiato il suicidio”. Una drammatica confessione privata
La vittoria dell’Europeo è stata solamente la ciliegina sulla torta di una carriera fantastica, che Mancini vuole arricchire con un altro trofeo importantissimo: il Mondiale. Tutta l’Italia, di certo, è con lui.