Ancora novità sul fronte dei vaccini anti Covid. Secondo gli esperti anche per il siero di Johnson&Johnson sarebbero meglio due somministrazioni.
Novità sul fronte dei vaccini anti Covid: ora – riferisce l’Ansa – anche per il siero di Johnson&Johnson gli esperti sarebbero indirizzati verso le due somministrazioni e non su una sola come è stato fino ad oggi. Infatti, da quanto emerso dai test clinici di fase 1 e 2, una doppia dose di vaccino Johnson & Johnson genererebbe un aumento rapido degli anticorpi fino a nove volte superiore rispetto a 28 giorni dopo la vaccinazione primaria a dose singola.
I primi risultati dei test hanno dimostrato che le risposte degli anticorpi neutralizzanti generate dal vaccino di Johnson & Johnson contro il Covid-19 erano rimaste robuste e stabili fino a otto mesi dopo. In previsione della potenziale necessità di richiami, l’azienda ha condotto uno studio di Fase 1/2a e uno studio di Fase 2 su individui che avevano in precedenza ricevuto il suo vaccino. I dati ad interim di questi studi – hanno fatto sapere gli scienziati – hanno dimostrato che una dose di richiamo ha generato un aumento rapido e robusto degli anticorpi. Questi aumenti significativi nelle risposte degli anticorpi – spiega Today – sono stati osservati nei partecipanti di età compresa tra 18 e 55 anni, e in quelli di età pari o superiore a 65 anni che hanno ricevuto una dose di richiamo ridotta.
L’azienda è già in contatto con la Food and Drug Administration – FDA – degli Stati Uniti, l’Agenzia Europea per i Medicinali – EMA – e altre autorità sanitarie per quanto riguarda la somministrazione di una seconda dose del vaccino che, si ipotizza, potrebbe essere a distanza di 8 mesi dalla prima. I due studi clinici sono stati finanziati in parte con fondi federali dal Department of Health and Human Services, Office of the Assistant Secretary for Preparedness and Response, Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA), degli Stati Uniti nell’ambito dell’accordo di Other Transaction Authority