Un vero e propri scempio quello avvenuto al cimitero di Rotoli, a Palermo. Bare divelte e vasi rovesciati: cercavano del cibo.
Sono tanti, troppi, sempre di più. E questo è un problema che ormai è visibile in ogni città italiana o quasi. A Roma, addirittura, qualche tempo fa hanno aggredito un bimbo di 11 anni mentre andava in bicicletta. Ma quanto accaduto al cimitero dei Rotoli, a Palermo – riporta la Repubblica – è incredibile: lapidi divelte, fosse scavate accanto alle tombe, vasi di fiori rovesciati. Alla fine uno degli assalitori è stato trovato morto, stremato su dei gradini. Questo è l’ultimo scempio dovuto ad un’amministrazione comunale che non si fa adeguatamente carico del problema. Si tratta delle mandrie di cinghiali che ogni notte assaltano il camposanto in cerca di cibo.
Il personale Reset allarga le braccia e chiede al Comune di intervenire. Le incursioni da parte degli animali sono ormai all’ordine del giorno e della notte: servono provvedimenti e anche urgenti. L’assessore Toni Sala ha partecipato a un gruppo di lavoro con Asp e Rangers che si sta occupando di risolvere il problema: “Posizioneremo gabbie e trappole a protezione del cimitero” – ha detto e ha anche puntualizzato che che per frenare l’emergenza il sindaco è pronto a firmare un’ordinanza. Ma prima l’amministrazione deve individuare a chi assegnare l’incarico di fermare le mandrie.
Il problema dei cinghiali non è certo nuovo. Già lo scorso mese – riportava il Giornale di Sicilia – erano state segnalate violente incursioni durante le quali gli animali – affamati – scendevano da Monte Pellegrino e scavavano sulle sepolture. Per loro quelle non sono tombe, quella è semplicemente terra sotto la quale sperano di trovare di ché sfamarsi: radici e tuberi. L’assalto dei cinghiali si somma all’irrisolta emergenza dei morti insepolti: più o meno 800 le bare ancora in attesa di sepoltura nel cimitero di Rotoli.