Corleone, Palermo, un uomo percepiva il reddito di cittadinanza di una persona deceduta da ormai un anno.
Purtroppo non è la prima truffa ai danni dello stato a mezzo del Reddito di Cittadinanza, ma qesta è se possibile più assurda delle altre: un uomo a Corleone in provincia di Palermo ha continuato a percepire il sussidio di un altra persona dopo il suo decesso avvenuto nel 2020, senza ovviamente averne nessun diritto. Come riporta Il Messaggero l’uomo è stato denunciato dalla Guardia di Finanza che, collaborando con l’Inps ha scoperto la truffa grazie alla richiesta fatta dall’uomo per continuare a percepire il sussidio non suo. In realtà si è poi scoperto grazie ad ulteriori accertamenti che l’originale richiedente ora defunto, non aveva il diritto di percepire il sussidio perché al momento della richiesta si trovava in casa sottoposto a misure cautelari personali. Nonostante questo l’uomo ha continuato a percepire il reddito fino alla sua morte avvenuta un anno fa, e dopo quel momento è sopraggiunto l’indagato in questione. Purtroppo per lui, ad insospettire i funzionari dell’Inps e riaccendere l’attenzione sulla pratica in questione è stata proprio la richiesta di prolungamento del sussidio avanzata dal truffatore. L’uomo avrebbe infatti presentato, per conto del defunto, una nuova dichiarazione sostitutiva unica che gli sarebbe servita per prolungare la percezione del reddito fino a giugno 2021. Fino ad ora l’uomo avrebbe percepito 4mila euro in totale – come si legge su TgCom24– ed è stato segnalato e denunciato per truffa aggravata dalla Procura di Termini Imerese. Questa truffa al Reddito di cittadinanza si aggiunge alla lunga lista di escamotage e trucchi che si sono susseguiti da quando è stato introdotto il sussidio; sempre in Sicilia ad esempio a Siracusa nel marzo scorso sono state arrestate ben 17 persone per traffico di droga, le quali percepivano regolarmante il sussidio.