Guai a chi perde di vista il telefono, da oggi un sms può cambiare la vita ad un disoccupato. Vediamo insieme i dettagli.
Uno degli argomenti degli accesi dibattiti politici negli ultimi due anni è stato proprio il problema relativo al Reddito di Cittadinanza, sussidio fornito dal governo a tutti coloro che si sono ritrovati senza lavoro e che, purtroppo, non riescono a trovare un nuovo impiego. Il sussidio, introdotto dal governo Conte, ha avuto qualche incidente di percorso, per cui le dinamiche per ottenerlo rimangono tutt’oggi ambigue.
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E’ il Centro dell’Impiego l’istituzione che ha il compito di contattare i disoccupati e assegnare loro un lavoro, il quale, tra l’altro, può provenire da qualunque parte d’Italia. Data la mossa di Matteo Renzi, il governo di Giuseppe Conte non ha potuto risolvere i problemi relativi al cosiddetto Reddito di Cittadinanza. Ad oggi, è compito quindi di Mario Draghi sistemare i problemi relativi al servizio corrente.
Reddito comunicato tramite SMS
Obiettivo del governo sarebbe quello di velocizzare l’iter comunicativo tra il Centro dell’Impiego e il possibile candidato al sussidio. In origine, si rischiava di perdere il Reddito per due motivi: il possibile rifiuto della terza offerta di lavoro nei primi 18 mesi dalla registrazione al servizio e il rifiuto della prima offerta allo scadere dei 18 mesi dalla data di accesso.
La novità a cui si sta pensando, sarebbe quella di comunicare il presunto sussidio tramite SMS o Whatsapp, proprio per ridurre drasticamente il tempo di comunicazione. Ma questa nuova misura presenta un problema non indifferente: la mancata risposta al messaggio può essere considerata dal Centro dell’Impiego come un rifiuto e, di conseguenza, se si perdono di vista i tre SMS – corrispondenti alle tre offerte di lavoro – si perde automaticamente il RdC.
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Per fortuna (o per sfortuna) ancora nulla è certo. Questo nuovo metodo è solo una recente proposta attuata per semplificare il servizio, ma niente è sicuro. Inoltre, per poter attuare questo nuovo metodo, è necessario formalizzare e legalizzare le informazioni mandate via chat. Necessità che, non solo non si presenta come facilmente risolvibile, ma rappresenta anche un grande rischio, relativo alla possibilità di prestare ricorso per un mancato sussidio a seguito di un semplice SMS.