E’ stato emesso il primo passaporto con la X per chi non si identifica in nessuno dei due generi. Dal 2022 sarà disponibile anche per i certificati di nascita.
Il 27 ottobre in Italia – riporta Rainews – il Senato ha definitivamente affossato il DDL Zan. Molti personaggi pubblici si erano espressi a favore della legge contro l’omotransfobia, tra cui anche la conduttrice televisiva Maria De Filippi. Ma il muro posto da Lega e Fratelli d’Italia, alla fine, ha avuto la meglio e, così, con 154 voti a favore, 131 contrari e 2 astenuti, l’Aula del Senato ha approvato la proposta di non passaggio all’esame degli articoli del DDl Zan.
Dall’altra parte dell’oceano, invece – riferisce SkyTg24 – è stato emesso il primo passaporto con la X per indicare il terzo genere, un passo storico per le persone che non si riconoscono nella categoria binaria maschio o femmina. E’ accaduto negli Stati Uniti e Ned Price, portavoce alla Casa Bianca è subito intervenuto per ribadire la posizione del presidente Biden in merito alla questione dei generi: “Voglio ribadire, in occasione dell’emissione di questo passaporto, l’impegno del Dipartimento di Stato a promuovere la libertà, la dignità e l’eguaglianza di tutte le persone, comprese quelle della comunità Lgbtqi+”. Price ha, inoltre, precisato che non è possibile incasellare una persona dentro una sola categoria: esiste uno spettro più ampio di caratteristiche sessuali umane rispetto a quanto si rifletteva nelle due designazioni precedenti. Insomma non esistono solo maschi e femmine secondo il portavoce di Biden.
Per questioni di privacy non è stato reso noto a chi è stato rilasciato il passaporto “non binario”. E’ stato invece spiegato che, a partire da gennaio 2022, l’opzione sarà disponibile per tutti coloro che lo richiederanno. Inoltre sarà possibile far mettere una “x” anche sul certificato di nascita. In quel caso, tuttavia, si tratterà di una decisione arbitraria dei genitori poiché un neonato quando viene al mondo, ovviamente, non sa nemmeno cosa siano i generi.