In occasione del G20, parliamo di plastica. In Italia arriva il bonus pensato per sensibilizzarne le persone riguardo l’utilizzo.
Proprio in occasione del G20, che ha visto coinvolti tutti i Capi di Stato per la risoluzione del cambiamento climatico, parliamo del materiale che più sta influenzando il nostro ecosistema: la plastica. Quest’ultima infatti, rimane la prima causa di inquinamento, soprattutto per la sua eccessiva diffusione. Ciò che, ad oggi, rimane più nocivo, sono le confezioni monouso dei prodotti alimentari, estetici, detergenti e così via. E’ proprio a questo genere di produzione che si riferisce il bonus antiplastica: scopriamo insieme tutti i dettagli.
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Bonus Anti-plastica – Addio alle confezioni monouso
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Il Bonus Anti-plastica è stato ideato nel 2019, ma solo ora vede la sua vera realizzazione. L’obiettivo di quest’ultimo, sarebbe diminuire notevolmente l’utilizzo delle confezioni monouso, incentivando la vendita di prodotti sfusi. Per questo motivo, lo Stato ha dato 40 milioni di euro per attuare l’idea green, ma conta di investirne ancora di più sulla base del numero più grande possibile di adesioni.
Possono aderire al bonus tutti i negozi con capienza di 150 metri quadri e, nei centri urbani con più di 100.000 abitanti, tutti i negozi con capienza dai 150 ai 1500 metri quadri. Il bonus sarebbe relativo ad un contributo di 5000 euro, a condizione che l’esercente elimini tutte le confezioni in plastica e cominci a vendere i prodotti sfusi. In questo modo, il cliente sarà libero di portarsi un proprio contenitore da casa, che sarà riutilizzato nelle volte a seguire.
I commercianti che aderiscono al bonus, potranno ricevere la cifra prevista a condizione che rispettino i termini di vendita precedentemente riportati per almeno tre anni, potranno però applicare il meccanismo del ‘vuoto a rendere’ (il riutilizzo di confezioni già utilizzate, per favorirne il riciclo).