“Non darò soldi ai miei figli. Sono io quello ricco, non loro!” l’ex campione di Nba ha le idee molto chiare per quanto riguarda l’educazione dei suoi figli. “Non darò soldi a loro. Sono io quello ricco, non loro”
Shaquille O’Neal, classe 1972, ex cestista per 19 anni nella Nba, due metri e 16 di statura per più di 140 chili, e una “piccolissima” fortuna da circa 400 milioni di dollari, che però rimarrà ferma in banca; l’ex campione infatti durante un’intervista ha dichiarato di non avere la minima intenzione di dare ai suoi quattro figli i suoi soldi, guadagnati con fatica e dopo anni di rinunce “se vogliono ereditare il mio posto nei miei business, se lo devono meritare“. Come si legge su Sky Sport, O’Neal oltre ad essere ormai anche un uomo di spettacolo, è un vero business man che sin dall’inizio della sua carriera sportiva ha deciso di investire il suoi guadagni in diverse aziende e catene come Auntie Anne’s, Five Guys, Krispy Kreme e Papa John’s, oltre ad aver investito in Google e aver creato una sua linea di calzature vendute nella catena di supermercati più diffusa in America, Walmart. Solo grazie a quest’ultima O’Neal ha registrato un guadagno di circa 150 milioni di dollari, ma nonostante la necessità per l’ex atleta di trovare qualcuno che subentri a lui nella gestione delle quote che ha acquistato, l’idea di lasciare tutto ai figli non lo stuzzica nemmeno un po’. Il sangue non basta per Shaquille, perché i figli devono dimostrare di meritare i soldi del padre, studiando e impegnandosi nei propri progetti “ Devono ottenere una laurea o un diploma superiore o, se vogliono che investa in una delle loro attività, dovranno presentarmela, dovranno vendermela. Questo è qualcosa che ho chiarito bene, non darò loro neanche un soldo solo perché sono i miei figli” si legge su Huffington Post.
Insomma il milionario, nato in una famiglia povera del New Jersey, ha le idee ben chiare per quanto riguarda gli investimenti da fare, ed è molto fiero del suo percorso tanto da voler mettere i suoi figli nelle stesse condizioni di “necessità” per poter poi affermare che la fortuna se la sono meritata “quello che ripeto sempre loro è che noi non siamo ricchi, io sono ricco. Se vogliono qualcosa da me devono guadagnarselo, la regola numero uno è studiare” e a chi gli chiede se vorrebbe mai vedere i suoi figli impegnati nello sport come lui, risponde “i miei figli sanno che questa è l’unica regola: che studino. Non mi interessa se giocano a basket”.
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