Attenzioni degli uomini a questi integratori, che a quanto pare aumentano il rischio di un possibile cancro alla prostata.
Come ogni altra sostanza, anche gli integratori (se assunti senza l’opportuna accortezza del caso) possono danneggiare il nostro organismo e, stando ad una nuova ricerca, anche aumentare i rischi di un possibile cancro alla prostata.
A rivelarlo è una nuova indagine effettuata da esperti e pubblicata sul Journal of National Cancer Institute; nello specifico, lo studio mette in evidenza i possibili rischi derivati dall’assunzione di alcuni integratori di sostanze come il selenio e la vitamina E.
Integratori, possibile aumento del rischio di un cancro alla prostata: lo studio
Lo studio in questione ha preso in analisi un campione di oltre 35.000 individui di sesso maschile, studiando inizialmente i possibili effetti positivi di alcuni integratori per la prevenzione del cancro alla prostata.
L’indagine ha però in realtà messo in luce la possibilità che questi integratori possono invece aumentarne i rischi; stando alla ricerca, è stato rilevato un rischio di cancro alla prostata addirittura del 91% per tutti gli uomini con alti livelli di selenio, dovuti all’assunzione di integratori con dosaggi più alti del normale.
Per gli uomini con bassi livelli di selenio invece, ma che invece hanno assunto integratori di vitamina E, si è rilevato un rischio aumentato del 63%; a quanto pare quindi, come sottolinea il dottor Alan Kristal (del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle e direttore principale dello studio) non soltanto gli integratori non danno benefici verificabili, ma portano questi rischi.
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Il rischio non pare ci sia assumendo alcuni multivitaminici standard, ma un alto dosaggio di un singolo integratore può dare effetti imprevedibili; spesso, anche dannosi invece che benefici.
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E’ bene dunque fare molta assunzione quando si assumono anche gli integratori, molto spesso presi alla leggera e di cui si fa largo uso nell’idea generale che “più ce n’è, meglio è”; in realtà lo studio pubblicato sulla rivista scientifica evidenzia il contrario.