Torna da scuola ma non può rientrare in casa: un’estranea l’ha occupata e non vuole andarsene

Ennesimo episodio di occupazione abusiva di un’abitazione mentre i legittimi proprietari erano assenti.

Getty Immages/Salvatore Laporta

Gli episodi di occupazioni abusive di case altrui non sono infrequenti, specialmente nelle periferie delle grandi città come Milano e Roma. Spesso succede che gli estranei entrino quando i proprietari sono in vacanza o in ospedale ricoverati e poi cambino la serratura. In questo modo il malcapitato di turno resta fuori dalla propria abitazione talvolta per settimane. Questa volta, invece, è accaduto in via Cupetta a Senigallia, in provincia di Ancona. Giovedì 11 novembre, un adolescente – riporta Today – dopo l’uscita da scuola è tornato a casa come al solito ma ad attenderlo, invece della madre, ha trovato un’estranea. La donna – una moldava di 62 anni, regolare sul territorio ma senza fissa dimora – si era blindata dentro e non voleva far entrare lo studente. Urlava che quella casa era la sua. Sono dovuti intervenire i Carabinieri e la 62enne è stata denunciata per violazione di domicilio.

La donna non solo si era appropriata della casa della madre dello studente che, era uscita come ogni giorno per andare a lavoro. Il ragazzo l’ha trovata in casa con addosso i vestiti della madre. Aveva anche mangiato il pranzo che la donna aveva preparato per quando la famiglia si sarebbe riunita la sera, si era fatta la doccia e si era riposata in uno dei letti dell’abitazione. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e i Carabinieri, ma la 62enne non voleva saperne di allontanarsi: si è chiusa in una stanza e si diceva convinta che quella fosse casa sua. Alla fine è stata portata in caserma. Dalle prime ricostruzioni, are che fosse riuscita ad entrare grazie ad un mazzo di chiavi che la proprietaria era solita lasciare in veranda. Forse spiava l’abitazione già da un po’ e attendeva il momento opportuno per agire.

Qualche giorno fa – riportava Il Messaggero – una situazione analoga si verificò nella Capitale. Un anziano era uscito  per recarsi in ambulatorio a fare alcuni esami clinici. Bastarono poche ore ad una cittadina Rom per scardinare la porta, occupare la casa e cambiare serratura.  Quando il giorno seguente il proprietario – un 86enne – tentò di accedere a ca sua, gli fu impedito. L’occupante aveva anche cambiato il nome sul campanello e aveva portato in casa la figlia e il cane. L’86enne per giorni ha dovuto abitare a casa del fratello in quanto la legge non prevede lo sfratto forzato in assenza di furto.

Gestione cookie