Vediamo insieme alcune piante che possono causare dei problemi e che probabilmente non sapevamo fosse possibile.
Tutti noi in casa abbiamo delle piante cosiddette ornamentali, che rendono più bella la nostra casa.
Ma non tutti sanno che alcune possono causare dei problemi alla nostra pelle e non solamente, vediamo bene insieme quali sono e come comportarsi.
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Sarebbe sempre bene, per evitare qualsiasi tipo di problematica, quando ci prendiamo cura delle nostra amate piante di indossare dei guanti per evitare che ci siano reazioni allergiche di qualsiasi tipo.
Ovviamente la tossicità delle piante è molto variabile come reazione nei confronti degli esseri umani, anche in base all’età della pianta e a dove vive.
Piante ornamentali nocive
Stando ad un foglio, o meglio uno opuscolo del Ministero della salute, che vi alleghiamo, le piante che possono essere nocive sono le seguenti.
Iniziamo con l’Anemone, che ha un bellissimo fiore di colore blu, rosso o bianco, e che si trova maggiormente nelle zone dove ci sono i boschi, sia in Europa che in Aisa.
Se ingeriamo in modo accidentale la pianta, possiamo avere problemi all’apparato digerente e ai reni, fino alla morte per insufficienza respiratoria.
Se invece ne veniamo a contatto ci potrebbe essere la formazione di vescicole e di ulcere sulla nostra pelle.
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Passiamo invece all’Agave, che si trova quasi sempre nelle zone della costiera mediterranea, dove la sua parte nociva sono le foglie che per contatto possono causare prurito, ed eritema.
Adesso è il turno dell’agrifoglio, ha le foglie sempre verdi ed hanno una forma quasi ovale, ha delle spine ed hai dei frutti piccoli rossi.
Lo troviamo quasi sempre nelle zone montane vicino ad alberi di castagne o alle querce, e se lo mangiamo, può causare vomito, diarrea, e forti crampi addominali.
Adesso è il caso del ciclamino, che è una pianta perenne con foglie maculate che formano una sorta di cuore.
Se lo ingeriamo può causare anche gravi problemi fino alla emolisi dei globuli rossi e paralisi dei centri respiratori.
Passiamo alla dieffenebachia, che cresce fino ai 2 metri di altezza e ha delle grandi foglie verdi con delle screziature color crema.
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La sua parta nociva sono le foglie e la sua linfa, e se ne entriamo in contatto può provocare edema alla mucosa della bocca e della gola.
Passiamo quindi all’edera, che per tantissime persone è una pianta tranquilla, ma per contatto può causare delle irritazioni cutanee.
Mentre se la mangiamo in modo accidentale può causare nausea e vomito e la parte maggiormente nociva sono le sue bacche.
E’ adesso il turno del elleboro, o rosa di Natale, ovvero una pianta sempreverde con delle foglie che alla fine hanno una sorta di picciolo.
La sua parte nociva è la radice che per contatto può provocare ulcere nella zona interessata mentre se mangiata, causa vomito, diarrea, aritmia e collasso.
Passiamo al filodendro, che ha delle ottime caratteristiche in medicina, ma può causare dei grandi eritemi che toccata.
Adesso è il turno della ginestra, che ha dei bellissimi fiori gialli, e che si trova nelle zone rocciose della costa, se viene mangiata in modo accidentale può causare vomito, ed insufficienza respiratoria.
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Passiamo al lauroceraso, che ha delle foglie verdi ed è una pianta sempreverde con dei piccoli fiori a grappolo bianchi.
La parte che risulta nociva sono le foglie ed i suoi semi, se accidentalmente la mangiamo, può provocare vomito, convulsioni e perdita di coscienza.
Passiamo adesso al mughetto, che è una pianta perenne, e la troviamo quasi sempre nei boschi con querce e faggi.
La sua pericolosità è solamente se la mangiamo che può causare nausea, vomito e diarrea.
Passiamo adesso al narciso, che troviamo nei prati delle nostre bellissime montagne ma anche nella parte dei boschi.
Può essere potenzialmente novo il suo bulbo che se mangiato provoca una forte irritazione della mucosa gastrica.
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Passiamo quindi all’oleandro, che troviamo praticamente ovunque nelle nostre strade, ed è nocivo sia per contatto che se lo ingeriamo.
Per contatto provoca fortissimi eritemi e prurito mentre se lo mangiamo, provoca ipotensione, aritmia, disidratazione.
Passiamo adesso alla Poenia, che ha delle grandissime foglie e grandi fiori, e la troviamo nei boschi, se la mangiamo può provocare nausea e vomito, fino all’aborto nelle donne in dolce attesa.
Arriviamo alla primula, dove la parte che può provocare delle reazioni è il succo dei peli ghiandolari.
Se avviene per contatto, possiamo avere prurito, forti eritemi, ed infiammazioni congiuntivali.
Arriviamo quindi al ranuncolo, che possiamo trovare, non sempre ma anche come pianta sotto l’acqua.
Se il contatto avviene possiamo avere prurito ed eritemi, mentre per ingestione, vertigini ed insufficienza respiratoria.
Arriviamo al ricino, che è una pianta che può arrivare ad una altezza fino a 4 metri, che cresce lungo le nostre coste.
Ha dei frutti che contengono dei semi, per la precisione 3 che ricordano la forma di un fagiolo e sono proprio loro ad essere nocivi.
Se per caso li mangiamo, dopo 10 ore iniziano a comparire i sintomi come dolori addominali, nausea e vomito, e possono portare alla morte di un bambino con solamente l’ingestione di 2/3 di loro.
Arriviamo al rododendro, che è una pianta che cresce sui pendii erbosi, e se ne veniamo a contatto può causare prurito e bruciore, mentre per ingestione possiamo avere difficoltà nel parlare, vomito, insufficienza respiratori fino al coma.
Stella di natale, è una pianta annuale, che tutti noi conosciamo, e la parte nociva sono le foglie ed il fusto.
Per contatto può causare problemi alla mucosa orale e alla faringe, mentre per ingestione può provocare nausea e vomito.
Arriviamo alla thuja, che si chiama anche albero della vita, che nasce nell’America settentrionale e può causare problemi gastrointestinali, se ingerita.
Per ultimo arriva il tulipano, che possiamo vedere nei campi da febbraio a maggio, e tutta la pianta può essere nociva.
Sia per contatto, causando bruciore alla mucosa mentre per ingestione anche ad una depressione cardio-respiratoria.