Il via libera per tornare a casa ma Maria Pia, a casa, non ci è mai arrivata: è morta durante il tragitto.
Aveva ottenuto il via libera dai medici per poter fare ritorno nella propria abitazione: ma a casa Maria Pia non ci è mai arrivata, è morta durante il tragitto. La donna, a 61 anni, ha esalato il suo ultimo respiro dentro l’auto parcheggiata a bordo strada. E’ accaduto a Messina e ora la Procura ha iscritto nel registro degli indagati 16 persone: medici e infermieri dell’ospedale Papardo, dove la 61enne – Maria Pia Castrovinci – era stata operata. I reati ipotizzati sono omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario.
La donna era stata ricoverata per diversi giorni nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Papardo per essere sottoposta ad un delicato intervento chirurgico alle ovaie. Il 24 dicembre era stata dimessa per poter proseguire la convalescenza a casa, con i suoi familiari. Ma lo stesso giorno Maria Pia è deceduta proprio mentre stava tornando dai suoi affetti per trascorrere il Natale. La donna stava raggiungendo con i familiari la propria abitazione a Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina. Avrebbe dovuto festeggiare il Natale a casa ma, all’altezza del casello autostradale di Villafranca, è crollata sul sedile. Sul posto è intervenuta la Polizia stradale che, visti i fatti, ha sequestrato la salma e ha informato la Procura che ha avviato una indagine d’ufficio, disponendo subito l’autopsia. Dall’esame autoptico sono emersi particolari pesanti sulle condizioni della vittima che hanno spinto il pm a iscrivere tra gli indagati medici e infermieri che hanno operato la donna e hanno assistito Maria Pia durante il suo ricovero.
In particolare l’autopsia ha evidenziato una recisione della vescica urinaria. Il sospetto è che il taglio possa essere avvenuto per errore durante l’operazione alle ovaie e che nessuno se ne sia accorto. I familiari della defunta hanno raccontato che Maria Pia stava ancora male al momento delle dimissioni dall’ospedale ma nessuno ha dato importanza ai suoi lamenti. Sul corpo della donna saranno disposti ulteriori approfondimenti medico legali alla presenza di tutti i consulenti di parte. Non sarebbe la prima volta che dei medici commettono errori irreparabili: qualche tempo fa un chirurgo amputò la gamba sbagliata al paziente che, poco dopo, morì.