Arance e mandarini, ecco perché non va buttata la parte bianca: la spiegazione di tutti i lati positivi di questa componente.
In pieno inverno, arance e mandarini sono tra gli agrumi più consumati; oltre ad essere molto saporiti, ricchi di vitamina C aiutano le difese immunitarie in mesi dove tendenzialmente si ha maggiori possibilità di contrarre l’influenza.
Sbucciandoli però, sono in molti ad eliminare anche la parte bianca che rimane sopra il frutto, che però è piena di sostanze; ecco perché non andrebbe buttata via insieme alla buccia.
Arance e mandarini, perché non va buttata la parte bianca
Il termine scientifico per quella “peluria” bianca che rimane su arance e mandarini è albedo; sebbene in molti facciano fatica a mangiare questa parte fibrosa e un po’ amara fra la buccia e la polpa, andrebbe in realtà fatto.
Le sue proprietà sono infatti di grande aiuto per il mantenimento della nostra salute; l’albedo è ricchissimo in fibre e bioflavoidi, utili per la circolazione venosa e la salute dei capillari.,
Inoltre, questa parte ha anche proprietà antisettiche e balsamiche, avendo il grande merito di contrastare l’invecchiamento delle cellule. Per chi è ha dieta, ha anche un grande potere saziante, che permette di sentirsi dunque “pieni” evitando di cedere alla tentazione di mangiare altro.
Per quanto forse potrebbe risultare sgradevole, l’albedo andrebbe dunque lasciato sulla polpa di arance e mandarini; infondo, mangiando tutto il frutto, il suo sapore potrebbe anche non notarsi ma il nostro organismo ne beneficerebbe e non poco.
Leggi anche –> Chicago PD 9: anticipazioni shock per il nuovo episodio, da non credere
Qualora si volessero frullare gli agrumi, si può benissimo lasciare attaccata questa parte bianca; non soltanto non inciderà in maniera negativa sul sapore del frullato, ma lo renderà più corposo e soprattutto più ricco di sostanze nutritive.
Leggi anche –> Cosa vediamo stasera in tv? Ecco i programmi del 4 gennaio 2022
Quanto alla buccia invece, mangiarla è sconsigliata perché solitamente contiene delle tracce di pesticidi chimici dannosi per il nostro corpo; meglio evitare, a meno che non si tratti di prodotti biologici.