Finalmente arrivano delle buone notizie per tutti i pensionati: dal 2022 tutto cambia in base alla rivalutazione dell’Inps.
Le notizie economiche relative all’anno corrente non ci preannunciavano niente di buono. Abbiamo assistito ad un aumento esponenziale dei prezzi, primo responsabile dell’allarmismo diffuso in Italia, soprattutto tra quelle famiglie che sono state ampiamente danneggiate dalla pandemia. I generi alimentari hanno aumentato il loro valore di mercato dal 1% al 4% rispetto al prezzo originale e lo stesso discorso vale per prodotti di mobilio (da Ikea a Leroy Merlin eccetera). Insomma, tra l’aumento dei casi positivi in Italia e il rincaro del prodotti economici, sembrava che il 2022 ci riservasse ancora più insidie dell’anno appena concluso. Eppure, è arrivato il raggio di luce infondo al tunnel: a quanto pare – da gennaio 2022 – le pensioni subiranno un cambiamento totalmente inaspettato.
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Pensionati: tutto cambia nel 2022
A fronte dell’aumento del tenore di vita, l’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) ha applicato una perequazione del valore delle pensioni in Italia, in modo ad adeguarle alla nuova inflazione. Il risultato ha portato ad un aumento delle pensioni fino all’1,7%. Parlando di cifre precise tradotte in euro, un pensionato che generalmente prendeva 1000 euro di pensione, ne prenderà 1013; chi invece, ad esempio, percepiva 4000 euro di pensione, ne riceverà 38 in più.
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Inoltre, dal 2022 aumenterà anche il valore pensionistico dei soggetti invalidi e dei loro accompagnatori civili. L’assegno previdenziale dei primi può arrivare fino ai 291,69 euro mensili, mentre per gli accompagnatori parliamo di cifre che si aggirano intorno ai 525,17 euro. Come se non bastasse, l’Inps ha anche diminuito il limite di reddito per accedere a tali concessioni dello Stato: ad esempio, per accedere all’assegno per gli invalidi civili parziali il limite ISEE sarà di 5.010,20 euro, mentre per gli invalidi totali il reddito massimo sarà di 17.050,42 euro annui. Insomma, quello che sembrava l’ennesimo anno buio ed intriso di difficoltà, sembra invece aver superato le nostre aspettative, grazie ad una perequazione del 100% sull’inflazione praticata dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.