Un anno fa la conduttrice è stata cacciata dal reality show di Alfonso Signorini per le sue affermazioni sulla vita privata di Laura Pausini e non solo
Chi ha seguito la quinta edizione del Grande Fratello Vip sicuramente ricorderà le frasi dette da Alda D’Eusanio e tutta la questione che ne è nata dopo la squalifica. La giornalista e conduttrice televisiva ha ammesso di aver fatto causa a Mediaset, in quanto dopo la sua partecipazione al reality nessuno più l’ha chiamata per lavorare. Ma andiamo a vedere cosa è successo davvero.
La squalifica dal Grande Fratello Vip
La squalifica immediata alla quinta edizione del Grande Fratello Vip ha decisamente distrutto la carriera di Alda D’Eusanio. Da quando gli autori e i dirigenti Mediaset hanno cacciato la giornalista e conduttrice dal reality show di Signorini la 71enne non è più apparsa sul piccolo schermo.
Ne sulle reti Mediaset e tanto meno in Rai, dove spesso era ospite in vari salotti. Una carriera dunque distrutta e dimenticata. Un errore quello commesso nella Casa più spiata d’Italia che davvero le è costato caro e che ancora oggi a distanza di due anni ne paga le conseguenze.
Alda D’Eusanio si confida a Nuovo
Una lunga intervista quella di Alda D’Eusanio a Nuovo. La giornalista si è detta ancora mortificata per quanto successo nella casa ma ha ribadito ancora una volta che da parte sua non c’era nessuna cattiveria.
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“Ho riportato solo voci che circolavano nel mondo dello spettacolo”, ha ammesso facendo riferimento al produttore discografico Adriano Aragozzini (che le ha chiesto un milione di euro di danni) per avergli attribuito la “distruzione” di Mia Martini. Lo stesso, vale a dire anche per Laura Pausini. Anche in questo caso, la cantante l’ha denunciata per le false accuse di violenza domestica che hanno coinvolto anche il compagno Paolo.
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Ad oggi, Alda, si è detta indignata e sconvolta per quanto accaduto alla sua vita privata e professionale e ha scelto di procedere per vie legali: “Ho fatto causa a Mediaset. Per due mesi ho aspettato che qualcuno mi rispondesse. Ma nessuno mi ha mai più parlato: né Signorini né tantomeno l’editore Pier Silvio Berlusconi, che ha preso la decisione di cacciarmi via con infamia, distruggendo 40 anni di carriera”.