Osteoporosi: c’è una vitamina che potrebbe essere la responsabile anche per il manifestarsi di forme d’artrosi. Ecco qual è!
L’artrosi è una malattia dell’apparato scheletrico che colpisce moltissime persone. Il record è detenuto dall’America. Si stima che oltre il 15% della popolazione venga colpito da questa malattia. I dati del nostro paese sono certamente più bassi ed evidenziano che più del 12% degli italiani ne sono affetti. Un punto a favore va agli sportivi.
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Gli esperti dicono che chi è abbastanza attivo e pratica sport è potenzialmente meno a rischio di chi ha una vita sedentaria perchè ci si andrebbe ad occupare, in senso più che positivo, del proprio tono muscolare. Ovviamente, come per molte altre cose, l’alimentazione è fondamentale.
Attenzione perchè potrebbe incidere sia positivamente che negativamente sul benessere del nostro organismo. Se manifestiamo, infatti, una carenza di un tipo di vitamina potrebbero manifestarsi questo genere di malattie.
Osteoporosi e artrosi: prevenzione
La vitamina K. È lei che gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione sia dell’artrosi che dell’osteoporosi. La sua presenza all’interno del nostro organismo permette un corretto funzionamento delle proteine e della coagulazione del sangue. Si tratta di una vitamina che fa proprio da collante tra le ossa ed i tessuti, quindi, una carenza determinerebbe delle difficoltà non indifferenti per il nostro apparato scheletrico.
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Un’ alimentazione equilibrata e sana, in teoria, garantirebbe il giusto apporto giornaliero della vitamina K. Per evitarne la carenza ecco gli alimenti dove possiamo trovarla:
- legumi
- broccoli, cavolfiori, spinaci
- uva, kiwi, frutti di bosco e fichi
- pomodoro, insalata, lattuga, finocchi
Tenete bene a mente la vitamina K perchè una sua carenza potrebbe essere complice di forme di artrosi e osteoporosi. Al contrario è stato riscontrato che gli eccessi negli adulti sono abbastanza rari. Attenzione, invece, se si vuole somministrare degli integratori nei più piccoli! L’eccesso di vitamina porterebbe ad un intossicazione del fegato e a renderli itterici.
(L’articolo è a solo scopo divulgativo e le informazioni presenti al suo interno non costituiscono elementi per formulare diagnosi e non si vogliono sostituire, per nessun motivo, al parere di un medico o di uno specialista.)