Nessuno la sentiva da oltre un mese ma nessuno si è preoccupato per Ada finché non è stato troppo tardi.
Era una maestra e per i suoi ex alunni la maestra con le gonne a fiori. Era considerata un po’ la maestra di tutti, pure dei colleghi. Amava moltissimo quel lavoro che aveva esercitato per tutta la vita: per 41 anni aveva insegnato presso la scuola per l’infanzia”Ilaria Alpi” di piazza Amendola a Oste di Montemurlo. Poi 4 anni fa la pensione ma con la pensione era arrivata, inesorabile, anche la solitudine. La solitudine di una donna rimasta senza parenti, senza figli e che aveva perso il marito. Così Ada Faia, ex maestra di 67 anni, è morta sola nella sua abitazione di Chiesanuova, alla periferia di Prato: il suo cadavere è stato ritrovato in stato di decomposizione dopo alcune settimane dal decesso. Nessuno riusciva a contattarla telefonicamente da un mese ma nessuno si era preso la briga di andare a controllare finché non è stato troppo tardi.
Un’ex collega aveva provato a chiamarla al telefono nel giorno di Capodanno, ma non aveva ricevuto alcuna risposta. Un’altra, invece, aveva provato a mettersi in contatto con lei nel giorno di Natale. Nessuna risposta e neppure la spunta blu su WhatsApp ad indicare la ricezione e la lettura del messaggio. Eppure, nonostante gli sporadici tentativi di contattare l’ex maestra, nessuno aveva mai bussato alla sua porta per sapere come stesse. Sono state proprio le insegnanti che aveva frequentato ad allertare i soccorsi diverso tempo dopo quei messaggi. I Vigili del Fuoco si sono quindi presentati a casa della 67enne e sono entrati all’interno dell’appartamento, trovando il cadavere in stato di decomposizione. Con lei soltanto i suoi gatti.
Le circostanze della morte della 67enne sono ancora tutte da chiarire. Nel frattempo, secondo gli investigatori, le dichiarazioni fornite combaciano con i tempi di decomposizione del corpo senza vita individuato dai Vigili del Fuoco. Ada Faia potrebbe essere morta più di un mese fa. La disgrazia ricorda molto da vicino quella di Marinella Beretta, la 70enne di Como ritrovata morta nel suo salotto a distanza di due anni dal decesso. Anche in quel caso un disperato caso di solitudine, di abbandono, di persone che vivono i loro ultimi anni come fantasmi.