Edoardo Leo ha conquistato tanti successi nella vita privata, quanti nella sua professione. Vi sveliamo qualche curiosità sui suoi figli.
Pensate che Edoardo Leo – da bambino – sognava di fare l’insegnate, oggi invece è diventato uno degli attori più apprezzati del panorama cinematografico italiano. Classe 1972, fece il suo debutto nel 1995 nel film La luna rubata di Gianfranco Albano. Da quel momento, Leo capì che quella era la sua strada e così riuscì a conquistare un successo dopo l’altro, eccellendo prima nella recitazione e poi nella sceneggiatura e regia. Ad oggi, l’attore può vantare un David di Donatello, tre Nastri D’Argento e un Globo D’Oro. Come se non bastasse, al contrario di molti personaggi del suo calibro, Edoardo Leo è riuscito a costruire la propria felicità anche nella vita privata: l’attore è felicemente sposato ed ha due figli.
Edoardo Leo: grande attore e papà affettuoso
Leo non va matto per le notizie di gossip e le speculazioni su argomenti privati, per questo motivo tende a mantenere il massimo riserbo su tutto ciò che riguarda la sua famiglia. Per questo motivo, sul web circolano ben poche informazioni su ciò che riguarda l’attore una volta concluso il lavoro sul set. L’unica informazione certa è che Edoardo Leo sia felicemente sposato con la cantante e musicista Laura Marafioti, conosciuta come La Elle.
Su come nacque la loro storia d’amore non si sa assolutamente niente: alcuni ipotizzano che i due si siano incontrati durante qualche evento, i più romantici invece immaginano un colpo di fulmine in un locale. Fatto sta che la coppia sembra inseparabile da anni, tanto da voler coronare il proprio amore con la nascita di Francesco ed Anita. Si sa qualcosa di loro? Assolutamente no. I paparazzi e le curiosità sui vip sono tutti elementi che Edoardo Leo odia profondamente del proprio lavoro. La coppia ha pensato bene di tutelare la famiglia, facendo trasparire pochissime informazioni. Tutto ciò che abbiamo di loro sono le fotografie relative alle varie apparizioni sui red carpet. Sicuramente ci avrebbe fatto piacere conoscere qualche aneddoto in più, ma – a posteriori – possiamo davvero biasimarli?