Francesco, i ladri in casa: muore dopo 5 anni di coma

Non è morto tra le braccia dell’amata moglie o in mezzo all’affetto dei suoi cari. Francesco è entrato in coma e dopo 5 anni si è spento per sempre.

Francesco se ne è andato. Non ha potuto salutare i suoi affetti, i suoi amici, la moglie Cristina: Francesco Scalvini – elettricista di Ghedi, nel bresciano – venerdì 4 marzo si è spento dopo cinque anni di coma. Il suo cuore si è fermato per sempre. Aveva solo 42 anni e gli ultimi cinque li ha trascorsi attaccato ad un macchinario che lo teneva in vita. A ridurre così l’uomo un gruppetto di ladri che aveva sorpreso a rubare nella sua villa. I malviventi lo avevano colpito più volte alla testa. Era la notte del 23 gennaio 2017 quando insieme al padre Giancarlo Francesco aveva provato a fermare i ladri che si erano intrufolati nell’abitazione del genitore in via Petrarca: li aveva affrontati a viso aperto, senza paura. Ma purtroppo lui era a mani nude, i ladri muniti di attrezzi del mestiere: il giovane venne colpito ripetutamente alla testa prima con un cacciavite e poi con un piede di porco. Quei colpi gli furono fatali: entrò in coma e non ne uscì più.

A dare la tremenda notizia del decesso di Francesco è stata proprio  la moglie Cristina Tocchella con un post su Facebook: “Buon viaggio tesoro…Ora potrai volare libero… Sei stato il nostro coraggioso guerriero e sarai sempre nel mio cuore.”  E Francesco è stato ucciso due volte perché, ad oggi, il suo resta un delitto senza colpevoli: le indagini dei Carabinieri, che fin da subito seguirono la pista di una banda di professionisti dell’Europa dell’est, sono state archiviate per mancanza di prove e non si è mai arrivati ad un processo. Nessuno è stato condannato per aver distrutto la vita di Francesco e della sua famiglia. La tragedia ricorda molto da vicino quella di Caroline Crouch, una giovanissima mamma britannica che a soli 20 anni fu torturata e infine strangolata da una banda di ladri. I malviventi  avevano fatto irruzione nell’abitazione in Grecia in cui la donna viveva con il marito e la figlia. Dopo aver ucciso il cane, riversarono la loro furia sulla ragazza.

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