Iniziato il processo contro Benno Neumair, il 30enne che uccise i genitori Peter e Laura. La difesa punta sull’incapacità d’intendere e volere.
Venerdì 4 marzo è iniziato il processo che vede come imputato Benno Neumair il 30enne di Bolzano che uccise i genitori Peter e Laura e ne occultò i cadaveri. In vista della prima udienza davanti alla Corte d’Assise, gli avvocati della difesa hanno depositato la loro lista dei testi. La linea che perseguiranno sarà quella della non imputabilità. I legali di Benno cercheranno di dimostrare che il giovane, al momento dell’accaduto, non era capace di intendere e di volere, e non sarebbe di conseguenza imputabile. In base alla perizia psichiatrica, svolta in fase di indagine, Benno sarebbe stato seminfermo di mente solo nel compiere il primo delitto, quello del padre Peter, che sarebbe maturato in seguito ad un litigio tra i due, anche se di questo litigio non ci sono riscontri oggettivi. Ma, sempre secondo la perizia, sarebbe stato capace di intendere e di volere in occasione dell’omicidio della madre Laura.
Oltre ai due omicidi, tuttavia, ci sarà da valutare anche l’occultamento dei corpi dei genitori. Pare difficile pensare che Benno possa aver agito e negato per tutto il tempo in uno stato di non piena coscienza. In Tribunale saranno chiamate a testimoniare una ventina di persone che, convocate dagli avvocati Flavio Moccia ed Angelo Polo, forniranno delle testimonianze su episodi della vita familiare dei Neumair. Si tratta di conoscenti ed amici che potranno fornire delle testimonianze sui rapporti tra Benno ed i suoi genitori, Laura e Peter. La Procura e le parti civili hanno già depositato la lista dei testi. La Procura ha depositato un elenco di 50 testimoni, ed altri 28 saranno convocati dagli avvocati della parte civile. In tutto, nel corso del processo, saranno un centinaio le persone chiamate a testimoniare nel processo.