Dal primo di aprile cambiano le regole riguardo le limitazioni e l’uso nel Green Pass. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Sono due anni ormai che in Italia – come in molti altri paesi del mondo – i cittadini devono fare i conti con le restrizioni e le misure anti-covid. L’aggravarsi della pandemia ha costretto il Governo a misure molto più limitative, rendendo il vaccino obbligatorio per tutti gli over 50. Inoltre, nelle ultime settimane, ai no-vax è stato impedito di accedere a gran parte delle strutture e dei servizi offerti dallo Stato.
Palestre, ristoranti, locali, cinema, teatri – nessuno di questi luoghi era accessibile ai non vaccinati. Una misura così restrittiva è stata in un certo senso obbligata. Nonostante la campagna vaccinale infatti, le terapie intensive ancora faticavano a mantenere il ritmo. Eppure, dopo tutto questo, si comincia ad intravedere la luce infondo al tunnel. Il 31 marzo si conclude lo stato d’emergenza e – conseguentemente – dal 1 aprile cambiano le regole.
Green Pass: dal 1 aprile, cambia tutto
“L’impegno del Governo è quello di superare lo stato d’emergenza” – ha dichiarato il sottosegretario del Ministro della Salute, Pierpaolo Sileri – “Il Covid continua ad essere una sfida con cui fare i conti”. Nonostante la pandemia non sia del tutto superata, il Governo ha deciso di scommettere sulla campagna vaccinale e soprattutto sull’effetto dei vaccini sull’azione del virus. A fronte di questo, con lo stop dello stato d’emergenza, vedranno la loro conclusione anche le restrizioni per gli under 50, i quali non avranno più bisogno del Super Green Pass per poter lavorare. La questione cambia invece per gli over 50, i quali saranno ancora obbligati a mostrare il Super Green Pass, anche dopo la conclusione dello stato d’emergenza.
Mario Draghi ha inoltre confermato lo stop all’obbligo di mascherine all’aperto e al sistema dei colori per Regione. Come se non bastasse, il Presidente del Consiglio ha ribadito che non saranno più necessarie le quarantene da contatto, anche per gli studenti. Fondamentalmente, questo sarà un inizio per uno pseudo-ritorno alla normalità, sperando che l’allentamento delle restrizioni non porti nuovamente ad un aumento dei casi.
