Pensione: potresti ricevere meno di quanto ti spetta, ecco come verificare

A volte l’INPS effettua dei calcoli sbagliati e una pensione su tre non corrisponde a quella che deve essere regolarmente erogata per il pensionato. È possibile richiederla maggiorata e con gli arretrati accreditati.

Pensioni
Pensioni
(@luca.mosetti.consulente)

Spesso i pensionati sono all’oscuro del fatto che l’INPS a volte eroga delle pensioni errate. Almeno una su tre non corrisponde a quello che spetta realmente ai pensionati. Questo è ciò che è emerso da alcuni Patronati e dati statistici.

La causa risiede sia in calcoli erronei da parte dell’INPS ma anche perché i pensionati non svolgono determinati adempimenti. Per fortuna il tutto è risolvibile semplicemente con una domanda del pensionato all’INPS per percepire adeguamenti e arretrati.

Le pensioni errate non sono poche in Italia. L’importo calcolato dipende sia dal reddito del pensionato che del coniuge. Le prestazioni che i pensionati possono ottenere come integrazione della pensione sono: assegni familiari, quattordicesima, maggiorazioni sociali, integrazione al trattamento minimo. L’INPS integra la pensione con queste prestazioni solo se è il pensionato a richiederle.

Come richiedere quelle prestazioni a completamento della pensione

Pensioni INPS
Pensioni INPS
(@uciano_narese_aaf_ingbank)

È necessario presentare il modello RED ogni anno oppure facendo una semplice richiesta di ricostituzione della pensione.

Si può analizzare la situazione dei pensionati fino a 5 anni prima e quindi recuperare gli arretrati di 5 anni.

Sono i diritti inespressi quelli che si attivano nel momento in cui un pensionato non dichiara quello che realmente gli spetta. Nel corso degli anni la situazione familiare può subire dei cambiamenti. Ad esempio un figlio che non fa più parte della famiglia. Oppure un figlio che entra nello stato di famiglia. A questo si aggiunge un immobile che è stato venduto o un reddito che è andato perso.

Sono tutti elementi che sono indispensabili e importanti da aggiungere alla pensione. Se si vuole percepire un assegno di pensione più elevato è importante che il lavoratore presti molta attenzione. Fondamentale è fare dei controlli della pensione percepita per notare dei difetti.

Ci sono poi i contributi silenti ossia dei periodi in cui il pensionato ha effettuato versamenti ma non sono stati considerati dall’ente INPS per il calcolo della pensione. Insomma dei pagamenti da parte del lavoratore a fondo perduto, senza percepire una rendita.

Questo accade quando il versamento dei contributi avviene dopo la prima data di decorrenza della pensione. Un altro caso può essere quando si continua a svolgere un’attività lavorativa dopo la pensione. Oppure quei contributi che non sono stati utilizzati perché dovevano essere riscattati a pagamento.

Si parla di ricostituzione per motivi di reddito per i diritti inespressi. Per i contributi silenti invece si parla di ricostituzione per motivi contributivi.

Gestione cookie