Vediamo insieme qual’è la fascia di lavoratori che può avere questa problematica per quanto riguarda il compenso.
Per le persone che hanno bisogno di un aiuto economico in Italia ci sono varie misure che possiamo utilizzare.
La legge di Bilancio del 2017 ha introdotto una nuova misura, ovvero APE Sociale che è indicata per i lavoratori che hanno compiuto 63 anni e non hanno una pensione diretta italiana o estera.
Questa misura, come abbiamo indicato è stata introdotta alcuni anni fa e rinnovata con l’ultima Legge di Bilancio del 2022 fino al 31 dicembre di quest’anno.
Lavoratori: chi può perdere questo importo
Questa misura a sostegno del reddito si rivolge a chi ha almeno 63 anni e sono iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, o alle forme sostitutive.
Ovviamente i lavoratori devono rispettare alcune condizioni stabilite dalla legge, ovvero essere in disoccupazione a causa della fine del rapporto di lavoro.
Sia che sia collettivo, che per giusta causa o per dimissioni o alla fine del contratto di lavoro anche se determinato.
Il lavoratore però deve avere negli ultimi 36 mesi, aver lavorato per almeno 18 ed avere maturato un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.
L’APE Sociale la possono richiedere anche i lavoratori che assistono un coniuge o un parente convivente, da almeno 6 mesi con un handicap grave, anche se devono avere sempre almeno 30 anni di contributi.
Questo tipo di sostegno, lo possono richiedere anche i lavoratori che hanno una riduzione delle proprie capacità lavorative uguali o superiori al 74%, sempre che sia accertata e si hanno almeno 30 anni di contributi.
E’ possibile richiederla anche per le persone che fanno lavori gravosi che però hanno 36 anni di contributi ed hanno lavorato negli ultimi 10 anni almeno 7 di questi.
Questo aiuto, come dicevamo non è compatibile con altro tipo di pensioni o di aiuti a sostegno del reddito.
Per la prima parte della domanda, va presentata entro il 31 marzo, mancano quindi pochissimi giorni e chi non lo facesse può perdere un’importo fino a 1.500 euro di sussidio.
Chiedete poi tutte le informazioni necessarie al vostro Caf di fiducia o al commercialista, se lo avete, per verificare la possibilità di accedere alla domanda e tutto quello che occorre e non sbagliare.