Sembra che l’INAIL abbia riconosciuto una nuova patologia come invalidante: di conseguenza, esiste la possibilità di richiedere un indennizzo.
Nelle ultime settimane, le news circa gli infortuni e gli incidenti sul posto di lavoro sono diventate sempre più frequenti. Per questo motivo, l’INAIL – Istituto Nazionale per l’assicurazione sugli infortuni sul lavoro – ha deciso di rivedere tutte quelle patologie che, con il passare del tempo, possono considerarsi invalidanti. Lo Stato vuole ricompensare tutti quei lavoratori che, nonostante le condizioni di salute, continuano a prestare il loro servizio. In particolare, si è discusso sull’eventualità di riservare una determinata cifra a tutti coloro che soffrano di tunnel carpale (sulla base di determinate condizioni lavorative).
Che cos’è il tunnel carpale? Tale sindrome riguarda il 10% della popolazione, per lo più donne, e consiste nell’infiammazione del nervo mediano, responsabile del movimento delle dita. Tra i sintomi si riscontrano la sensazione di formicolio, deficit motorio e intorpidimento delle dita e della mano. Prima di tutto, nel momento in cui si presentano i primi segnali, la prima cosa da fare sarebbe quella di mettersi a riposo. Tuttavia, non sempre questo basta a prevenire un’aggravamento della patologia: capita infatti, che si necessiti di punture di cortisone oppure, nei casi più gravi, di una vera e propria operazione chirurgica. Gli effetti collaterali di queste due cure sono notevoli, per questo la medicina ha sviluppano un’ulteriore terapia.
In molti curano il tunnel carpale con l’ozonoterapia: attraverso degli aghi estremamente fini, si inserisce nel polso una miscela di ossigeno e ozono. Generalmente, dopo 3 infiltrazioni si possono avvertire i risultati e, alla decima somministrazione, il problema si può dichiarare risolto. A fronte di questo, vediamo cosa prevede l’indennizzo dell’INAIL.
INAIL: i dettagli sull’indennizzo per i soggetti affetti da tunnel carpale
In primo luogo, bisogna sottolineare che l’indennizzo non è riservato a tutti i lavoratori che soffrano di tunnel carpale. Esistono due elementi fondamentali che vengono considerati dall’INAIL: l’attività non abituale e la compressione prolungata. Cosa intendiamo con questo?
Prima di tutto, l’occupazione del cittadino in questione deve essere sistematica e quotidiana, quindi escludiamo tutte le mansioni occasionali. In secondo luogo, bisogna considerare i lavori in cui la sindrome del tunnel carpale può essere considerata invalidante. Sostanzialmente, deve avvenire una compressione prolungata del nervo mediano. Sono questi i due elementi di cui l’INAIL tiene conto per l’assegnazione dell’indennizzo.
Inoltre, non sarà necessario dimostrare una correlazione tra la propria occupazione e il presentarsi della patologia. Se possedete i requisiti richiesti, potete richiedere l’indennizzo all’INAIL con annesso certificato medico, entro 15 giorni dai primi sintomi.