Reggio Emilia, la nonna va in casa della figlia per prendersi cura del nipote. Il padre del bimbo la uccide

Tragedia familiare consumata sotto gli occhi di un bambino di 5 anni. Nessuno è riuscito a intervenire in tempo.

Di femminicidi e di abusi sulle donne abbiamo ormai perso il conto: solo pochi giorni fa, a Roma,  una signora di 50 anni, una mamma, è stata stuprata da due coetanei del figlio adolescente e poi costretta anche a preparare da mangiare per i suoi carnefici. Nella prima mattinata di lunedì 21 marzo un’altra donna vittima della furia di un uomo. La vittima si chiamava Tiziana Gatti, aveva 62 anni ed è stata accoltellata nella sua casa in via Rossini a  Castelnovo Sotto, in provincia di Reggio Emilia.

ANSA / Sara Ferrari

Al dramma se ne aggiunge un secondo: l’omicidio si è consumato sotto gli occhi scioccati del nipote della donna, un bambino di appena 5 anni. Ad uccidere Tiziana è stato il genero, il 36enne Osborne Tukpeh Antwi che non ha esitato a uccidere la nonna di suo figlio sotto lo sguardo terrorizzato del piccolo. L’uomo, originario del Ghana, ha colpito la suocera con una katana: una spada giapponese da collezione. Un folle gesto compiuto davanti al primogenito, mentre il bambino più piccolo e la compagna dormivano nella stanza accanto. E’ stata la stessa vittima a chiamare i soccorsi e i Carabinieri. Purtroppo quando i sanitari del 118 sono arrivati non c’era più nulla da fare.  Il genero non è nemmeno scappato: è rimasto lì fermo con le mani sporche di sangue, ad aspettare l’arrivo delle Forze dell’Ordine.

Dalle prime ricostruzioni parrebbe che tutto sia scattato a causa dell’ennesimo litigio tra genero e suocera. Il 36enne stava con la figlia della 62enne ma tra la coppia le cose non andavano bene da mesi e, a quanto pare, stavano per separarsi. Ma l’uomo continuava a vivere nella casa della compagna contro il parere della suocere con cui discuteva spesso. Dalle testimonianze raccolte infatti, non sarebbe stata la prima lite dai toni accesi tra suocera e genero. La mattina dell’omicidio la donna era arrivata a casa della figlia per accompagnare il bambino di 5 anni all’asilo. Ma l’ennesimo acceso diverbio con il genero ha scatenato la furia di quest’ultimo.

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