Drammatico e inspiegabile gesto. Cinque persone si sono lanciate dal settimo piano dopo aver appreso di avere la Polizia alla porta.
Padre, madre, cognata e due figli: un volo dal settimo piano che è costato la vita a quattro di loro. Solo il primogenito, un ragazzino di 15 anni, si è salvato anche se è rimasto gravemente ferito.
Inspiegabile il gesto dei cinque familiari che solo al suono della voce dei gendarmi hanno scelto di lanciarsi. La tragedia è avvenuta intorno alle 7 del mattino di venerdì 25 marzo. I cinque si sono lanciati nel vuoto da un palazzo di Montreux, cittadina nel Vallese, in Svizzera. A perdere la vita il capofamiglia, un uomo francese di 40 anni, la moglie di 41 anni, la gemella di questa e una bimba di 8 anni figlia della coppia. Il ferito è un adolescente di 15 anni, primogenito dei due coniugi.
I gendarmi avevano appena bussato alla porta dell’appartamento: dovevano eseguire un mandato di fermo nei riguardi dell’uomo emesso dalla Prefettura in relazione all’istruzione di uno dei figli. La Polizia ha riferito di aver udito una voce che chiedeva chi fosse. Dopo essersi qualificati, nell’abitazione è scattato il silenzio. Pochi minuti dopo però, mentre gli agenti di allontanavo, i vicini di casa hanno chiamato la Polizia per segnalare che sotto il palazzo giacevano a terra immobili i corpi dei tre adulti e dei due bambini. Quando i sanitari sono arrivati per i tre adulti e la bambina più piccola non c’era già più nulla da fare: l’impatto con il suolo dal settimo piano non ha lasciato scampo. Sopravvissuto il 15enne che è stato trasporto d’urgenza con l’elicottero in ospedale dove ora lotta tra la vita e la morte. La Polizia ha escluso la presenza di altre persone nell’appartamento al momento dei fatti: l’ipotesi più probabile, per il momento, sembra essere quella dell’omicidio suicidio. Il padre avrebbe spinto gli altri familiari nel vuoto – o li avrebbe costretti a lanciarsi – e poi si sarebbe gettato a sua volta.