La tredicesima, le maggiorazioni e gli assegni familiari non verranno più erogati per questa categoria di pensionati.
Quando si parla di pensioni anticipate si parla anche di penalizzazioni. Quando si decide di uscire in anticipo dal mondo del lavoro si verificano sempre dei tagli nell’assegno pensionistico.
Con l‘APE sociale si sono delle drastiche riduzioni per quanto riguarda le pensioni. Infatti a delle determinate categorie di pensionati non verranno erogati assegni familiari, tredicesima e maggiorazioni.
L’APE sociale e le sue caratteristiche che pochi conoscono
Non tutti sanno che l’APE sociale non viene erogato illimitatamente. Infatti la misura scade per il pensionato al compimento del 67° anno di vita e quindi in questa occasione bisogna presentare domanda di richiesta per la pensione di tarda età.
L’APE sociale non ha reversibilità. Se si verifica un decesso prematuro del pensionato, non possono beneficiarne né il coniuge né gli eredi. Inoltre niente tredicesima perché il tutto è liquidato in 12 mesi. Non può superare la cifra di 1.500 euro al mese e se l’importo è basso non può essere soggetta a maggiorazioni o integrazioni con gli assegni familiari.
L’assistenzialismo è la caratteristica principale dell‘APE sociale questo perché è destinato a determinate categorie che hanno delle problematiche come quelli che non possiedono lavoro, poi gli invalidi stessi e coloro che devono assistere degli invalidi in famiglia, poi coloro che svolgono attività lavorative molto pesanti e pericolose a cui è sconsigliato di lavorare fino a tarda età.
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Con l’ APE sociale si può andare in pensione fino a 4 anni prima dell’età prevista. A fine marzo è scaduta la domanda per la richiesta degli aventi diritto. La domanda è solo una preparazione a quella definitiva che verrà richiesta dal pensionato.
Si tratta di un reddito ponte rivolto a coloro che devo essere accompagnati alla pensione. La proroga è stata fissata al 31 dicembre, si parte con 63 anni di età e 36 anni di contribuzione per la categoria dei lavori pesanti. 32 anni di contribuzione per i ceramisti e gli edili e 30 anni di contribuzione per tutte le altre categorie.