Vista vissuta insieme e stesso destino. Una madre e un figlio di Agrigento trovati morti in casa.
Si pensava, in un primo momento, fosse morta d’infarto dopo aver trovato il figlio morto suicida dentro casa. Invece Antonia Volpe, 83 anni, è deceduta in tutt’altro modo.
La donna è morta a causa di un colpo di arma da fuoco. La tragedia si è consumata a Favara, in provincia di Agrigento. Nella stessa abitazione è stato trovato morto anche il figlio, Angelo Maria, un operatore scolastico di 52 anni. Anche lui morto a causa di un colpo di pistola. Inizialmente, la dinamica aveva fatto pensare al suicidio del figlio a cui era seguita una morte per infarto della madre. Nelle ultime ore però le indagini stanno seguendo l’ipotesi dell‘omicidio-suicidio, maturato in ambito famigliare.
Il corpo senza vita di Antonia Volpe è stato trovato sul divano della cucina, con più coperte addosso. A seguito dell’autopsia è emerso che la pensionata non era morta a causa di un infarto ma aveva sul petto un foro di entrata e di uscita. Secondo le ricostruzioni dei Carabinieri, ad uccidere l’83enne sarebbe stato il figlio che si è poi tolto la vita, utilizzando la stessa pistola. Al momento le Forze dell’Ordine stanno interrogando gli altri figli della vittima per capire in che rapporti fosse con il figlio suicida.
I militari dell’Arma, intanto, hanno accertato che il revolver utilizzato dall’uomo aveva la matricola abrasa ed era detenuto illegalmente. Non si trattava dunque della pistola che era legalmente detenuta dal padre defunto. Per Carabinieri e Procura, quanto è avvenuto in via Bachelet a Favara sarebbe stato un omicidio premeditato con conseguente suicidio. Il 52enne non aveva precedenti penali né mai aveva manifestato segni che potessero lasciar presagire il suo intento, a quanto pare. Recentemente un’altra donna ha trovato la morte per mano del figlio: la bibliotecaria di Milano Maria Begona. La donna aveva appena 61 anni, il figlio l’ha uccisa colpendola con diverse coltellate all’addome.