Fabio Maltesi, il padre di Carol, uccisa e fatta a pezzi dall’ex fidanzato, promette vendetta al killer della figlia.
Fabio Maltesi, il padre di Carol, la 26enne di Varese uccisa e fatta a pezzi dall’ex fidanzato Davide Fontana, ha appreso della morte della figlia ad oltre due mesi dal decesso.
Carol era stata uccisa a gennaio ma il suo killer l’aveva nascosta nel congelatore della sua casa di Rescaldina, in provincia di Milano. Nel frattempo, per fare in modo che nessuno cercasse la 26enne, si era impossessato del cellulare della ragazza e rispondeva a tutti i messaggi su WhatsApp fingendosi lei. Fontana – imprenditore 43enne – sarebbe andato avanti chissà ancora per quanto se il corpo fatto a pezzi di Carol Maltesi non fosse stato scoperto da un passante dentro quattro sacchi dell’immondizia.
Il padre della vittima non si dà pace nemmeno ora che Fontana, dopo aver ammesso tutto, è finito dietro alle sbarre. Ma per l’uomo non è abbastanza per l’uomo che ha ucciso e torturato la sua bambina. Fabio Maltesi, dal suo profilo social, ha lanciato un monito all’assassino della figlia: “Nessuna pietà per questo mostro… Diavolo diavolo maledetto, assassino psicopatico, macellaio schifoso. Ti sei permesso di togliere la vita a mia figlia e torturare il suo corpo. Hai distrutto la sua vita. Ti aspetto quando esci dal carcere, anche se sarà fra trent’anni. Dovrai pagare ancora”. Fabio , che ora vive in Olanda, ha voluto fare chiarezza sulla figura della figlia, ingiustamente additata come pornostar. Carol lavorava come commessa fino al 2020, era entrata nel mondo del porno dopo aver perso il suo lavoro a causa del lockdown. La 26enne, nonostante la giovane età, era già mamma di un bambino di 6 anni che già prima della tragedia, viveva a Verona con il papà. Carol, poco prima di morire, aveva confessato ad un amico di voler lasciare Milano – dove abitava da diversi anni – per cercare una casa in Veneto, in modo da poter stare più vicina al suo bambino a cui era legatissima.