In una intervista recente, la psichiatra Tiziana Corteccioni spiega a FanPage che cosa è la clinomania. Andiamo a leggere le sue parole.
Chi tra di noi non fa fatica ad alzarsi dal letto, soprattutto con l’arrivo della primavera e con il cambio dell’ora.
Ma non tutti forse sanno che alcune volte, questa voglia di rimanere a letto potrebbe essere un vero e proprio disturbo: clinomania.
A Fanpage, la psichiatra Tiziana Corteccioni ha provato a spiegare questo disturbo psicologico, ovvero quando non riusciamo proprio ad alzarci dal nostro letto, come se diventasse “un’ossessione, un rifugio a cui tornare appena si può”.
La clinomania potrebbe essere uno dei primi segnali di “depressione, di affaticamento cronico o di un disturbo ossessivo compulsivo”.
La psichiatra, però, ha anche affermato che questo disturbo potrebbe manifestarsi per chi soffre d’ansia: il letto non è altro che “un’ossessione e un rifugio”.
Clinomania: cosa fare se si ha questo disturbo
Le persone fanno fatica ad alzarsi, dato che è un luogo dove è possibile stare al sicuro e dove “non ci sono richieste prestazionali: “restando o pensando al letto si dimenticano le responsabilità, si tralasciano gli impegni”.
Non è facile stare accanto a dei familiari che hanno questo disturbo: infatti, molto spesso quello che viene da dire è di alzarsi, cercando in qualche modo di spronare il proprio partner oppure i figli.
Ma questo atteggiamento può solo che peggiorare la situazione. Tiziana Corteccioni, infatti, spiega cosa potrebbe succedere a chi soffre di Clinomania “Aumenterebbe il livello di frustrazione, soprattutto quando la persona in questione magari ha dei figli, delle persone di cui vorrebbe prendersi cura”.
La psichiatra cerca di dare un consiglio a tutte le persone che soffrono di questa patologia, oppure che devono confrontarsi tutti i giorni con chi soffre di questo disturbo.
In poche parole, quando si hanno le prime difficoltà ad alzarsi dal letto, si dovrebbe iniziare a pianificare le proprie giornate.
E’ molto importante però non esagerare con gli impegni, non dovrebbero mai essere troppi. Per saperne di più su questa patologia, è meglio consultare uno specialista: sicuramente uno psicoterapeuta riuscirà a valutare il migliore percorso da seguire per farvi sentire molto meglio.