Si tratta di una routine in cui si alternano periodi di nutrimento e periodi di digiuno. Sono differenti i modi per praticarlo in base alle esigenze e agli obiettivi individuali.
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Il metodo più diffuso è sicuramente il regime 16/otto in cui si pratica un digiuno di 16 ore, seguito da un assunzione di cibo di otto ore. Un altro metodo di digiuno intermittente è quello Eat-Stop-Eat ossia un digiuno pari a 24 ore
In aggiunta, esiste anche il metodo del digiuno a giorni. Il warrior intermittent fasting dove si mangia solo un pasto al giorno, seguendo lo schema di digiuno di 20/quattro (20 ore di digiuno, quattro ore al giorno per mangiare).
Come praticare in modo corretto il digiuno intermittente
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Se si vuole praticare il digiuno intermittente è importante mangiare in modo corretto, imparare a ridurre nel complesso gli zuccheri, inserire più cibi salutari ed evitare spuntini nelle fasi di digiuno.
Dopo la prima fase di digiuno intermittente calano i livelli d‘insulina. Le cellule si riparano attraverso l’autofagia, l’ormone della crescita migliora.
Nel complesso, questa routine ha notevoli vantaggi dato che permette di perdere peso, di diminuire la fame, di velocizzare il metabolismo e di ridurre, se non eliminare, la dipendenza dagli zuccheri.
Come in ogni aspetto anche il digiuno intermittente, anche se è ricco di numerosi benefici per il nostro organismo, potrebbe portare alcuni effetti collaterali.
Nella fase iniziale in cui si pratica il digiuno si verifica un aumento della fame e quindi successivo senso di debolezza. Altro aspetto importante da considerare è che questo metodo non è adatto a tutti.
In particolare, è sconsigliato a coloro che soffrono di alcune patologie importanti come diabete, oppure coloro che hanno problemi con la regolazione della glicemia, hanno una pressione sanguigna bassa, sono sottopeso, sono in gravidanza o assumono farmaci per curare delle particolari patologie.
È molto importante stabilire che il digiuno intermittente è un tipo di regime che non è assolutamente adatto a bambini o adolescenti, ma anche a coloro che soffrono di disturbi
Un approccio alimentare del genere potrebbe portare individui più sensibili alle rinunce che prevede il digiuno, ad abbuffarsi quando è concesso mangiare, oppure, l’effetto contrario, il soggetto continua a digiunare eccessivamente.
