Il risparmio si riassume nella selezione di comportamenti che inducano ad evitare lo sperpero di denaro. Vediamo insieme i dettagli.
L’Italia si trova a dover affrontare da anni una profonda crisi economica: la pandemia di coronavirus ha portato molte famiglie e piccole imprese sul lastrico. Come se non bastasse, da più di un mese l’Europa ha dovuto assistere al repentino cambio di rotta di Putin, il quale ha deciso di attaccare ingiustamente l’Ucraina. I prezzi della benzina, le sanzioni economiche, la difficoltà di ripresa di fronte alle limitazioni per la sicurezza sanitaria – abbiamo compreso un insegnamento fondamentale: uno degli elementi da tenere sempre in considerazione è sicuramente il risparmio.
Riuscire a racimolare del denaro in più è importantissimo, soprattutto di fronte a situazioni impreviste che possono indurci in difficoltà finanziaria ed economica. Oltre alla regola secondo cui non bisogna mai spendere più di quanto si guadagni, bisogna considerare di mettere sempre da parte una cifra dagli introiti incassati. Il risparmio è ciò che ci salva in casi di emergenza. Si parla spesso di come risparmiare, ma raramente si fa riferimento alla banca a cui rivolgersi. Approfondiamo meglio l’argomento.
Risparmio: scegli accuratamente la banca di fiducia
Prima di tutto, è necessario scegliere accuratamente il tipo di conto corrente in cui inserire i propri risparmi. Ad esempio, se la persona in questione usa il proprio conto raramente e non necessita di particolari servizi, sarebbe meglio propendere per un conto a tasso fisso con canone zero. Al contrario, se il cliente necessita di molti servizi ed usa spesso il proprio conto, le banche spesso propongono i conti correnti pacchetto, i quali includono molte più possibilità ed agevolazioni.
Inoltre, per scegliere la banca a cui rivolgersi occorre seguire due parametri: dimensione della filiale e Cet1. In primo luogo, maggiore sarà la grandezza della banca, maggiore sarà la sicurezza relativa ai propri risparmi (attaccare una piccola filiale sarà molto più semplice, rispetto che provare a danneggiare banche della portata ad esempio di Unicredit); in secondo luogo, con Cet1 intendiamo Common Equity Tier 1, ossia l’effettiva capacità di una banca di far fronte ad un’eventuale crisi finanziaria. Questi sono gli aspetti di cui bisogna tener conto quando ci si appresta ad aprire un conto corrente.