Una giovane donna trovata morta la mattina di Pasqua. Troppi elementi non tornano intorno a questa tragedia.
Sonia Di Pinto aveva 46 anni. Sarebbe convolata a nozze con il suo compagno il 14 maggio prossimo, tra meno di un mese. Ma all’altare Sonia non ci arriverà: la mattina di Pasqua è stata trovata morta.
Il suo corpo senza vita è stato rinvenuto nel seminterrato del ristorante dove lavorava, in Avenue JF Kennedy, a nord di Lussemburgo. Sabato sera la donna aveva finito come sempre il suo turno di responsabile di sala. Nessuno sa cosa sia accaduto in quel lasso di tempo intercorso tra la fine del turno di lavoro e il ritrovamento del suo cadavere nel seminterrato. L’ipotesi più probabile sembra essere quella di una rapina finita in tragedia: la Polizia locale ha verificato infatti che mancano tremila euro, ossia gli incassi del ristorante nella serata di sabato. Ma diversi elementi non tornano. In primis perché Sonia si trovava nel seminterrato? In seconda battuta il corpo non presenta segni di violenza, come se la donna non avesse reagito. Eppure Sonia praticava da tempo arti marziali, era capace eccome di difendersi. Solo l’autopsia potrà fare luce sulle vere cause del decesso.
A dare l’allarme la mattina del 19 aprile è stato Sauro Diogenici, il compagno con il quale Sonia viveva e che avrebbe sposato tra un mese. L’uomo si era spaventato non vedendola rientrare dal lavoro. La famiglia ha ricevuto la drammatica notizia il giorno di Pasqua, al ritorno a casa dopo la messa. Disperati i genitori e i fratelli sono subito partiti da Campobasso, la città originaria della vittima. Il fidanzato, disperato, ha raccontato: “Non me l’hanno fatta vedere, mi hanno solo detto che un gran colpo le ha fracassato il cranio. Penso a una rapina, non credo sia stato premeditato. Era una persona tranquilla. Faceva il suo lavoro e lo faceva bene convivevamo da cinque anni, ci saremmo dovuti sposare il 14 maggio”. L’uomo ha aggiunto di non essere andato a cercarla se non la mattina seguente perché la fidanzata era solita rientrare tardi, quando lui già dormiva. Così solo la mattina dopo si è reso conto che Sonia non era tornata a casa. La storia di Sonia Di Pinto ricorda molto da vicino quella della 35enne di Vercelli Silvia Accettola. Anche lei non è più rientrata dal lavoro: dopo ventiquattro ore di ricerche incessanti è stata trovata morta nella sua auto.