Marco, 22 anni, colpito da meningite fulminante. Riesce a chiamare la madre prima di morire

Un ragazzo di 22 anni, sano e sportivo, morto improvvisamente colpito da meningite fulminante. Nessuno si dà una spiegazione.

Un disperato grido di aiuto: anzi no, uno squillo fatto alla mamma per avvisarla che non stava bene. Il giovane si sentiva forse già morire.

 

Si chiamava Marco Innocente, aveva 22 anni ed era appassionato di calcio. Viveva con la famiglia a Salvarosa, in provincia di Treviso. Si trovava nella sua stanza da solo mentre la mamma, Sabina Dionese, era in cucina a fare colazione con la sorella del ragazzo, Sara. All’improvviso la donna ha sentito uno squillo provenire dal cellulare: era Marco. Insospettita da quella stranissima chiamata Sabina si è precipitata nella camera da letto del figlio e quando è entrata lo ha trovato steso, pallidissimo e pieno di macchie. I genitori pensavano si trattasse di una banale intossicazione e lo hanno portato in ospedale dove il 22enne è morto poco dopo. Secondo i medici si è trattato di una meningite fulminante.

Stando a quanto spiegato dalla mamma, Marco aveva iniziato a stare male la sera precedente: sangue dal naso, nausea, vomito e un po’ di febbre. “Diceva che aveva mal di testa, ma niente di che. Gli ho dato un Moment, ma gli avevo chiesto prima di mangiare qualcosa. Aveva preso un po’ di mela che poi ha subito rigettato. Abbiamo pensato fosse Covid, anche se era vaccinato con tutte e tre le dosi. Ma non si sa mai” – le parole della signora Sabina ancora sconvolta per l’accaduto. Quella sera il 22enne si era messo sul divano per guardare una partita di calcio. Poi è andato a letto: non stava benissimo ma nemmeno troppo male. I genitori non si erano preoccupati eccessivamente.

La mattina seguente il risveglio traumatico e la corsa all’ospedale dove la situazione è rapidamente precipitata. Il verdetto: una meningite fulminante di tipo batterico. Ora sono scattate le indagini dell’Usl per capire da dove sia partito il contagio. La madre ha precisato: “Lui era molto schizzinoso, stava attento a tutto, si lavava le mani 70mila volte, apriva le porte con il gomito, era molto meticoloso. Ci teneva all’igiene personale, igienizzava sempre tutto -spiegano i genitori- Escludo categoricamente che abbia bevuto dal bicchiere di un altro, non lo avrebbe mai fatto. Non lo faceva nemmeno a casa”. La sera della morte di Marco, i suoi amici hanno fatto volare in cielo una lanterna per ricordare il giovane e accompagnarlo in questo suo viaggio. La morte di Marco Innocente va ad aggiungersi a quelle dei tanti ragazzi e adolescenti deceduti negli ultimi mesi per malori improvvisi. Qualche mese fa una 14enne di Arezzo – Toscana – è morta nella sua cameretta mentre seguiva le lezioni a distanza.

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