Vediamo insieme quali sono i sintomi di questa problematica che non dobbiamo mai e poi mai sottovalutare in alcun caso.
Iniziamo con il dire che la fibrillazione atriale è l’aritmia più diffusa in tutta la popolazione mondiale, ed aumento con il passare degli anni, in modo particolare per chi ha patologie cardiache.
Spesso può portare poi ad una serie di altri problemi e scompensi anche molto invalidanti, come l’ictus, ma cerchiamo di capire insieme quali sono i primi sintomi di questa problematica.
Fibrillazione atriale: i sintomi e cosa fare
Iniziamo con il dire che si parla di fibrillazione atriale quando il battito del nostro cuore non è preciso, quindi irregolare ed accelerato, le camere, superiori, del loro cuore non si contraggono in modo unisono, e per questo motivo il sangue non circola nel modo corretto.
Molto spesso, i sintomi iniziano e finisco nel giro anche di pochissime ore, se non meno, e si chiama fibrillazione atriale parossistica, ma ovviamente bisogna seguire una cura altrimenti possiamo incorrere in malattie ben più gravi.
Ma cosa provoca questa malattia? Molto spesso è collegata a problematiche cardiache come un precedente infarto del miocardio, oppure uno scompenso cardiaco, o l’ipertensione.
Può succedere anche che sia collegata a problematiche relative alla tiroide o a problemi che hanno a che fare con i nostri polmoni, troviamo anche come possibili fattori di rischio, il colesterolo alto, ed il sovrappeso.
I sintomi che possiamo avere sono i seguenti, palpitazioni, fastidio al torace, mancanza di respiro o affanno, ma ovviamente non tutte le persone hanno gli stessi sintomi, per alcuni casi è anche asintomatico.
Diagnosticare questo problema non è sempre facile, anzi, e l‘esame che viene sempre fatto è l’elettrocardiogramma (ECG), ma per essere sicuri di soffrire di questa problematica il medico ci potrà far fare anche altri esami come, holter ECG dinamico 24-48 ore, oppure un test sotto sforzo.
Arrivando, invece a cosa possiamo fare ci sono vari trattamenti che vengono studiati caso per caso, dopo un’attenta valutazione da parte del nostro medico curante, come anticoagulanti per via orale, nei casi più particolari.
In altri, invece, vengono somministrati degli antirtmici, fino ad alcuni casi dove si interviene in modo locale con l’ablazione che viene eseguita con anestesia locale o totale, mi raccomando, come sempre, se avete un problema, di qualsiasi tipo rivolgetesi sempre ed esclusivamente al vostro medico.