Carol, uccisa e nascosta nel congelatore. E chi l’ha ridotta così spendeva i suoi risparmi

Non si è limitato a usare il telefonino della sua vittima fingendosi lei. Davide Fontana – l’assassino di Carol Maltesi – per mesi ha usato la carta di credito della 26enne che giaceva morta dentro un freezer.

Cene e accessori firmati: tutto pagato con la carta di credito di Carol Maltesi. La 26enne però era morta e fatta a pezzi dentro un congelatore. Davide Fontana ha oltraggiato la memoria della ragazza fino all’ultimo.

Dalle indagini è emerso che il 43enne, dopo aver ammazzato e tagliato a pezzi la ex fidanzata Carol Maltesi, usava la carta di credito della giovane per i suoi acquisti e le sue cene in ristoranti di lusso. L’uomo, probabilmente, lo faceva per non destare sospetti e continuare a dare prova che Carol era ancora viva in modo che nessuno potesse lanciare l’allarme. Non solo, per mesi, si è finto Carol con gli amici e i genitori usando il telefonino della sua vittima. Al padre della ragazza scriveva ogni giorno dicendo di trovarsi all’estero. Al migliore amico, invece, scriveva di essersi trasferita a Verona per stare vicina al figlio, un bambino di 6 anni nato da una precedente relazione. Per essere ancora più credibile, Fontana con la carta di credito di Carol avrebbe comprato anche un paio di scarpe da donna.

Davide Fontana ha continuato ad usare per mesi anche l’automobile di Carol, la Fiat 500. Addirittura, in segno di estremo sfregio, ha usato proprio quella vettura per gettare i resti della 26enne in una scarpata in Valle Camonica. Davide è crollato davanti alle domande degli inquirenti: ha ammesso tutto nel corso dei vari interrogatori di queste settimane. L’uomo ha sempre sostenuto di aver agito da solo, senza l’aiuto di nessun complice. Nel frattempo la famiglia della vittima ha lanciato una raccolta fondi online per poter celebrare i funerali della giovane.

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