Mascherine al lavoro: ecco cosa cambia e non cambia

Mascherine al lavoro, cosa cambia o non cambia? Eccolo: le nuove modalità dopo il cambiamento previsto per le restrizioni.

Dopo più di due anni, pare che l’emergenza COVID-19 stia piano piano rientrando e, così, vengono allentate anche le restrizioni; dal primo maggio non soltanto all’aperto, ma anche in alcuni spazi al chiuso, sarà possibile stare senza mascherine.

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Le informazioni sulle mascherine a lavoro dopo i recenti cambiamenti (Foto: Pixabay).

Ma cosa cambia invece quando ci rechiamo sul posto di lavoro? Quando si deve tenere la mascherina e quando invece il suo utilizzo è facoltativo? Ecco le nuove indicazioni.

Mascherine al lavoro, cosa cambia o non cambia? Eccolo

Stando a quanto emerso dal recente incontro tra l’Inail e i ministeri del Lavoro, della Salute e dello Sviluppo Economico (come riporta il Corriere) l’utilizzo delle mascherine a lavoro continuerà ad essere obbligatorio almeno fino al mese di giugno, in tutti i i luoghi aziendali, sia al chiuso che all’aperto.

Sarà dunque obbligatorio l’utilizzo di mascherine “in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto”; se le attività vengono svolte in solitaria invece, non è necessario l’utilizzo del dispositivo di prevenzione.

Oltre alle mascherine, rimarranno anche tutte quelle norme di sanificazione che sono state attuate fino ad oggi nei luoghi pubblici e nei negozi; ancora un po’ di pazienza quindi, almeno sul posto di lavoro.

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Utilizzo delle mascherine ancora obbligatorio a lavoro, in attesa di giugno (Foto: Pixabay).

Le mascherine continueranno comunque ad essere fornite direttamente dal posto di lavoro, tutto questo in attesa dell’arrivo di giugno;  in teoria, dal 15 giugno tutte le restrizioni al momento ancora in vigore dovrebbero essere rimosse, sperando che la situazione relativa ai contagi non soltanto rimanga stabile come ora, ma vada addirittura a migliorare.

Dopo due anni di grandi sacrifici e difficoltà economiche, con una nuova tragedia mondiale come la guerra scoppiata in Ucraina, il rientro dell’emergenza COVID-19 sarebbe sicuramente un grandissimo traguardo; tutto il mondo, compreso purtroppo il nostro paese, ha pagato con parecchie vittime la diffusione di questo virus, che speriamo possa diventare il prima possibile solamente un ricordo.

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