Le temperature si sono alzate e le zanzare sono tornate a farci compagnia nel cuore della notte. Sapete come ci localizzano?
La stagione calda è arrivata e con essa anche l’umidità. Tra i principali problemi della stagione estiva infatti non si può non parlare delle fastidiosissime zanzare, le quali amano nutrirsi del sangue degli esseri umani, soprattutto quando comincia a calare il sole. Sono le femmine ad avere la conformazione adatta per la puntura e sono proprio loro le stesse a riempirci di bolle e prurito. Una domanda però sorge spontanea: perché proprio l’essere umano?
Le zanzare infatti non pungono gli animali, ma colpiscono solo gli esseri umani. Un tempo si ipotizzava che fosse una questione di pelo: l’uomo – avendo la pelle esposta – è una preda molto più facile. Occorre anche sottolineare che la nostra pelle è sicuramente più morbida rispetto a quella degli animali e questo favorisce l’inserimento della bocca per prelevare il sangue. Eppure, esiste un’altra ragione dietro alla scelta delle zanzare, una motivazione che potremmo definire olfattiva.
Zanzare: perché pungono gli esseri umani?
Un gruppo di scienziati ha deciso di analizzare i processi cerebrali delle zanzare e i meccanismi che spingono questi insetti a colpire l’essere umano. L’esperimento ha coinvolto un gruppo di volontari che ha deciso di prestarsi al morso della zanzare, con il fine di comprenderne l’origine. Prima di tutto, l’odore dell’essere umano viene disperso attraverso le particelle di anidride carbonica. Quest’ultima viene percepita dall’insetto a 30 metri di distanza e sicuramente segue dei principi chimici diversi rispetto a quella prodotta dagli animali.
E’ proprio attraverso l’anidride carbonica che le zanzare individuano la possibile vittima. Ma non è finita qui: gli scienziati hanno portato alla luce un’incredibile scoperta. Un altro falso mito risiedeva nella convinzione che le zanzare fossero attratte dal nostro sudore. Gli esperti hanno quindi chiesto ai volontari di non lavarsi e successivamente li hanno esposti alle zanzare oggetto di studio. Dai dati è emerso che le zanzare del laboratorio non riuscivano ad individuare i volontari dell’esperimento. Tale riscontro ha portato alla luce il fatto che le zanzare non sono assolutamente attratte dal sudore, ma dal naturale odore della nostra epidermide.