Toxoplasmosi, una persona su tre ne è affetta: il dettaglio su questo parassita potrebbe arrivare dagli occhi, ecco il nuovo studio.
Forse per molti questo nome risulterà essere sconosciuto, ma il Toxoplasma gondii è un parassita diffusissimo del mondo; il microrganismo compie il suo ciclo vitale solo all’interno delle cellule e può infettare moltissimi animali.
Questo parassita si può trasmetterei da un animale all’altro attraverso l’alimentazione con carne infetta e l’infezione che causa è chiamata toxoplasmasmosi; stando ad un nuovo studio una persona su tre ne è affetta e potrebbe essere notata osservando bene gli occhi.
Toxoplasmosi, una persona su tre ne è affetta: gli occhi potrebbero dare indicazioni
Quest’infezione, come riporta Epicentro (sito dell’Istituto Superiore di Sanità) può portare nella sua prima fase ad un ingrossamento delle linfoghiandole, stanchezza, mal di testa, mal di gola, senso di “ossa rotte” e alcune volte anche febbre e ingrossamento di fegato e milza; nei casi più gravi può esserci anche un’infiammazione nella zona visiva dell’occhio e anche dell’encefalo.
Stando ad un nuovo studio di alcuni ricercatori pubblicato su Opthalmology Retina, ne sarebbe affetta una persona su tre; questo parassita pare trovi molto confortevole la retina, causando una toxoplasmosi oculare che può provocare una vista offuscata e, nei casi più gravi di cicatrizzazione, anche alla perdita della vista.
I ricercato hanno analizzato diversi scatti realizzati nell’ambito del Busselton Healthy Aging Study, verificando come sia abbastanza comune la presenza di questa infezione.
I veicoli più comuni per la diffusione di questo parassita sono le feci infette di gatti, l’acqua contaminata, carne, frutta, ortaggi contaminati, posate e utensili da cucina contaminati; la toxoplasmosi si diffonde infatti maggiormente per via orale, tramite ingestione.
Nel caso della toxoplasmosi oculare, per una corretta diagnosi è necessario un approfondito esame della retina, con la lesione che tramite gli esami può essere facilmente individuabile.
Nel caso si tratti di una condizione lieve, il medico può agire con delle cure in modo che il sistema immunitario controlli il problema, prescrivendo di consueto antinfiammatori e antiparassitari.