“Sì, ho lanciato il bambino dalla finestra, è un periodo stressante per me”, ha detto la babysitter

E’ arrivata la confessione di Monica Santi, la babysitter modenese che, qualche giorno fa, ha lanciato dalla finestra il bimbo che accudiva.

Sembra impossibile eppure esistono adulti che,  volontariamente, fanno del male a esseri innocenti come i neonati. Qualche tempo fa un papà ha lanciato dalla finestra i suoi due bambini per accontentare la nuova fidanzata gelosa dei figli. Pochi giorni fa la stessa sorte è toccata al piccolo Tommaso, un bimbo di 13 mesi.

ANSA /ELISABETTA BARACCHI

A lanciarlo dalla finestra è stata la sua babysitter, la 32enne di Carpi – Modena – Monica Santi. Dopo giorni di silenzio e stato confusionale, la donna ha confessato ammettendo di aver commesso quel gesto tremendo in modo volontario sebbene non sia in grado di spiegare perché lo abbia fatto: “Ho preso Tommaso e l’ho lanciato dalla finestra, non so perché l’ho fatto, ho avuto un malore, una sorta di catalessi” – le parole della babysitter. La 32enne, in lacrime ha confermato le ricostruzioni degli inquirenti che avevano già sentito i vicini di casa e la donna delle pulizie presente in quel momento nella villetta. Monica Santi ha ammesso di avere gettato il bambino dalla finestra e ha aggiunto di venire da un periodo difficile e di non essere in sé in quel momento. La donna ha detto che il suo non sarebbe stato un gesto deliberato e di non sapere spiegare il motivo che l’hanno spinta: “Sono stata io a lanciare il bambino fuori dalla finestra. Non è stato un gesto premeditato, ma frutto di un malore che improvvisamente mi ha colpita, mi sono trovata in uno stato di catalessi, mi sentivo soffocata e ho compiuto questo gesto al quale non riesco a dare una giustificazione“.

Dopo aver commesso il folle gesto, la babysitter sarebbe rimasta per un po’ alla finestra a guardare il corpo di Tommaso steso al suolo; poi sarebbe scesa al piano inferiore della casa e sarebbe andata dalla donna delle pulizie dicendo: “Adesso il bambino è libero”. Il piccolo, al momento, è vivo ma si trova in gravissime condizioni. Monica Santi lo accudiva dal mese di gennaio. Dal momento dell’arresto, fino alla confessione, la 32enne si era chiusa in un totale silenzio. Pare però abbia chiesto del bambino. Il gip potrebbe disporre una perizia psichiatrica per la donna e se non sarà il giudice a farlo, lo chiederà la difesa, rappresentata dall’avvocato Francesca Neri. Si deve accertare se la donna fosse in grado di intendere e di volere al momento della tragedia.

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