Udine, madre di due bimbe pugnalata nel sonno mentre le figlie dormono nella stanza accanto

Tragedia in Friuli Venezia Giulia. Una mamma è stata uccisa nel sonno dal marito mentre le bambine dormivano nella stanza accanto.

Tutti ricordano Elisabetta Molaro  – 40enne di Codroipo, Udine – come una donna buona, generosa e sempre disponibile. La ricordano con immenso affetto anche le maestre e i genitori dei compagni di classe delle sue due bambine. Bambine che ora dovranno crescere senza la loro mamma.

ANSA/LORENZO PADOVAN

Ennesimo femminicidio nel nostro Paese. Nella notte tra il 14 e il 15 giugno Elisabetta è stata accoltellata nel sonno. La donna è stata aggredita mentre dormiva nella villetta dove viveva con la famiglia. L’assassino non era uno sconosciuto, un ladro intrufolatosi nell’abitazione per rubare e poi sorpreso. No. Ad uccidere Elisabetta Molaro mentre dormiva è stato il marito, il 44enne Paolo Castellani L’uomo avrebbe chiamato il 112 subito dopo aver compiuto il delitto per poi fuggire nei campi, seguendo la direzione di Villa Manin.

Secondo quanto emerso la coppia si stava separando ma Castellani non aveva preso di buon grado la decisione della moglie. Così, al culmine forse di un litigio, mentre le due bambine stavano dormendo nella stanza accanto, l’uomo si è accanito sul corpo di Elisabetta. Quando i Carabinieri hanno raggiunto il luogo della tragedia, hanno trovato le bambine nei loro lettini ancora addormentate. Il corpo della 40enne, invece, giaceva esanime sul letto matrimoniale. L’assassino è stato messo in manette poco dopo.  Al momento del fermo Paolo Castellani è apparso in stato confusionale e aveva sulle braccia diverse ferite da arma da taglio. Al vaglio degli investigatori c’è anche l’ipotesi che l’uomo possa aver cercato di annegarsi in un canale subito dopo l’omicidio della moglie. Le Forze dell’Ordine indagheranno ulteriormente sulla situazione familiare: in particolare si cercherà di capire se già in passato il 44enne avesse usato violenza contro la moglie o le figlie e se ci fossero state denunce a carico.  Elisabetta Molaro da tempo lavorava nel settore delle assicurazioni ed era diventata un punto di riferimento per i genitori e per le insegnanti della scuola dell’infanzia frequentata dalle sue piccole. “Dai suoi comportamenti non traspariva nulla di tutto ciò che può aver portato a quest’incubo” – ha ribadito chi la conosceva.

 

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