Reddito di cittadinanza: puoi perdere questo beneficio, attenzione!

Approfondiamo insieme il tema relativo all’assegnazione del reddito di cittadinanza: occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti.

Nel corso degli anni, i vari governi hanno tentato di approvare iniziative volte a garantire ad ogni cittadino italiano il benessere voluto dalla nostra Costituzione. Per poter consentire ai nuclei famigliari un tenore di vita minimo, lo Stato concede determinati sussidi. Questi ultimi tuttavia vengono assegnati di fronte a determinate condizioni di povertà e difficoltà economica.

Reddito di cittadinanza (Pexels)
Reddito di cittadinanza (Pexels)

A proposito di questo, esistono per esempio assegni riservati ai lavoratori aventi determinate patologie che impediscano una normale prestazione; ma possiamo citare anche i bonus dedicati ai genitori di figli minorenni. In ogni caso, il più importante rimane il reddito di cittadinanza. In questo caso, parliamo di un sussidio atto a coprire la diffusa disoccupazione in Italia. La cifra dipenderà dagli stipendi ottenuti dal lavoro precedente del cittadino. Eppure, esiste un dettaglio che potrebbe provocare l’annullamento dell’assegno. Vediamo insieme tutti i dettagli.

Reddito di cittadinanza: ecco quando viene revocato

Come abbiamo sottolineato in precedenza, il reddito di cittadinanza è riservato ai disoccupati che hanno perso il lavoro a seguito della conclusione di un contratto determinato (non per mancato merito). Tuttavia, esso dipende anche dalla condizione economica del nucleo famigliare, stabilita sulla base del reddito annuo percepito. Di conseguenza, se in un nucleo famigliare sono presenti ad esempio due cittadini riceventi, la somma di entrambi i sussidi non potrà superare una determinata cifra annuale.

Reddito di cittadinanza (Pexels)
Reddito di cittadinanza (Pexels)

Per ricevere il RdC occorre percepire annualmente una cifra inferiore ai 11.746,68 euro, di conseguenza – se la somma dei due redditi dovesse superare la cifra minima – lo Stato può decidere di revocare il reddito ad uno dei due cittadini del nucleo famigliare in questione. Inoltre, nel reddito annuale vanno inclusi tutti gli introiti, senza escludere i guadagni in nero.

Si tratta di un calcolo particolarmente minuzioso, per cui occorre prestare attenzione a questi dettagli per evitare di rimanere con un solo RdC per nucleo famigliare. Del resto, tale sussidio è riservato a chi vive in una condizione di povertà e difficoltà economica, pertanto – nell’eventualità in cui due sussidi superino la cifra minima annuale – automaticamente non verrete più considerati cittadini in condizioni precarie.

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