Ristorante cerca cameriere: “Offro 1500 euro al mese, non trovo nessuno”

A Firenze, in Viale Pratolini, impossibile non vedere l’enorme cartello “cercasi cameriere” fuori dal ristorante “Alla Vecchia Bettola”. Il titolare: “Pochi accettano di essere inseriti, magari chiedono solo di lavorare ogni tanto”.

Basta passare, anche distrattamente, per Viale Pratolini ed è impossibile non notare il singolare appello del ristorante “Alla Vecchia Bettola”: è un “Cercasi cameriere” scritto su un grande cartello affisso fuori dal locale. Fondo bianco e scritte a caratteri cubitali di un viola acceso.

Questo annuncio, ormai, lo troviamo sempre più spesso vicino a punti ristoro o locali, ma mai si era vista una richiesta di aiuto così grande: fisicamente, tanto da occupare quasi tutto il dehor del locale, ma anche metaforicamente.

La Nazione, Firenze

Avevo una lavagnetta con scritto che ho bisogno di personale da quasi 6 mesi” dichiara il titolare del ristorante della Vecchia Bettola, Massimiliano Stagi, “ma non ho trovato nessuno“. Dunque, Massimiliano ha deciso di agire diversamente: “Così mi è venuta l’idea di fare un cartello gigante, così magari anche qualcuno sovrappensiero riesce a leggerlo“.

Il titolare la prende sul ridere, anche se è evidente la serietà della problematica: la stagione estiva è cominciata con dei posti vuoti nella brigata del ristorante, costringendo tutti ad uno sforzo maggiore.

Purtroppo non credo di dire una cosa nuova” continua “ma quello dell’assenza di personale è un problema grosso per tutto il nostro settore“. Un tempo, quando Massimiliano metteva gli annunci, doveva prendere giornate libere per fare i colloqui e leggere tutti i curriculum che gli arrivavano. Adesso non gli è arrivata praticamente nemmeno una candidatura: “In pochi accettano di essere inseriti in organico, magari vogliono fare qualche sera ogni tanto per arrotondare e poco più”.

Si può pensare a un problema legato ai contratti più comuni offerti dai ristoratori? Anche in questo caso, la situazione del ristorante di Stagi è ben diversa: “Offriamo un contratto di assunzione in organico ma nessuno accetta. In questo momento abbiamo bisogno di almeno un cameriere, ma probabilmente anche di due. Ho cambiato anche i giorni di chiusura per facilitare magari la scelta di chi potrebbe essere interessato”. Massimiliano ha deciso di chiudere di domenica e lunedì invece che di lunedì e martedì, come faceva prima.

Non capisco esprime perplesso e sincero il titolare “come mai le persone non vogliano più lavorare, anche perché quello che offriamo non è certo poco. Considerando uno stipendio intorno ai 1500 euro al mese, più pranzo e cena al ristorante e le mance che ogni sera un cameriere porta a casa e altri extra, non riesco a darmi una spiegazione. Ho sentito dire di tutto come motivo per la mancanza di personale, dal reddito di cittadinanza al sussidio di disoccupazione. Personalmente credo che sia proprio una totale assenza di voglia di lavorare, forse vogliono tutti fare gli attori o i cantanti, non lo so”.

Il mondo della ristorazione, che stava lentamente riprendendo il passo, dopo la situazione Covid, si trova davanti ad un nuovo grande problema. “Siamo appena usciti da due anni di pandemia, che ci hanno messo in ginocchio, e adesso ci troviamo senza personale, che a noi serve e non sappiamo davvero come fare”.

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