Congestione, massima attenzione a questi sintomi: ecco quando non si dovrebbe sottovalutare la situazione.
Oltre al sole e al mare, purtroppo delle volte d’estate è protagonista anche la congestione, una malattia tipica di questa stagione; come riporta Humanitas, la congestione consiste nel blocco della digestione per colpa di uno sbalzo termico, e può causare parecchi problemi.
Ecco perché non bisognerebbe sottovalutare questa patologia né tantomeno questi sintomi; bisogna fare massima attenzione se succede questo, per evitare problemi molto più gravi.
Congestione, massima attenzione a questi sintomi: eccoli
Come spiega sul sito dell’ospedale il dott. Antonio Voza, responsabile del Pronto Soccorso – EAS dell’IRCCS Humanitas Research Hospital, la congestione consiste in un sostanziale squilibrio nella circolazione del sangue; in particolar modo, dopo un pasto, l’afflusso di sangue verso lo stomaco aumenta notevolmente e uno sbalzo termico potrebbe cambiare in maniera negativa la circolazione sanguigna.
Per questo bisognerebbe dunque, specie d’estate, non passare subito da un ambiente caldo a uno freddo e viceversa dopo aver mangiato, né bere una bevanda ghiacciata dopo un pasto abbondante.
Tra i sintomi più frequenti troviamo un sostanziale stato di malessere generale, difficile da descrivere con precisione; inoltre, troviamo sudorazione e brividi, vomito, dolori addominali, nausa e senso di svenimento, che delle volte può portar anche fino alla perdita di sensi e di coscienza.
Bisogna dunque stare molto attenti subito dopo i pasti, specie poi se abbiamo alcuni di questi sintomi; come sottolinea il dottore, è necessario intervenire immediatamente, anche procedendo in un modo particolare nel caso si avvertissero i sintomi dopo un bagno.
“Se il blocco per congestione si è verificato dopo un bagno, bisogna intervenire asciugando, coprendo e facendo distendere la persona con le gambe in su. Nel caso in cui si verifichi o si sia verificata perdita di coscienza e la persona si è ripresa, è necessario recarsi in Pronto Soccorso” spiga il dottore, che poi sottolinea che una bevanda calda va data solo dopo che la temperatura corporea del paziente sia ritornata a quella corretta.
“L’importante” sottolinea il dottore “è che la temperatura corporea si sia ristabilita nel suo valore costante e che il sangue abbia ripreso a circolare normalmente” spiega, rivelando dunque come intervenendo in tempo ci si possa ristabilire dopo circa 2-3 ore.