I fratelli Bianchi, colpevoli dell’omicidio Willy del 2020, vengono separati e sconteranno la pena in carceri diversi, dopo la condanna all’ergastolo in primo grado.
Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Willy era il giovane di 21 anni pestato a morte a Colleferro mentre cercava di proteggere un suo amico da una beffa dei fratelli Bianchi. Era la notte fra il 5 e il 6 settembre del 2020.
Finora sono sempre stati insieme, è la prima volta che non potranno contare l’uno sull’altro. Alla lettura della sentenza, gli imputati nella cella di sicurezza avevano gridato e imprecato. Dopo la sentenza di primo grado, i fratelli Bianchi verranno separati e sconteranno la pena in carceri differenti. Gabriele Bianchi resta a Rebibbia, a Roma, dove fa il volontario. Marco Bianchi, invece, sarà trasferito in un’altra struttura.
Durante il processo, Marco Bianchi aveva detto che: “Willy e la sua famiglia meritano giustizia. Mi auguro con tutto il cuore che dopo la sentenza i familiari trovino pace e serenità”. Con questa dichiarazione molto sentita, continua con: “Vorrei tornare a quella maledetta notte e cambiare tutto, il pm mi ha descritto come non sono. Non sarei stato in grado, anche volendo, di fare ciò di cui mi si accusa. Vi parlo con il cuore in mano, ho sempre detto la verità. Io sogno ancora di tornare dalla mia famiglia e crescere mio figlio“.
Willy Monteiro Duarte voleva aiutare un amico vittima di un’aggressione, ma è stato picchiato fino ad essere ucciso. I colpi inferti al ragazzo sono stati talmente violenti che gli organi interni sono stati danneggiati. Willy è morto poco dopo, durante il trasporto in ambulanza verso l’ospedale. Gli altri due imputati, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, sono stati condannati rispettivamente a ventitré e ventuno anni di carcere.