Vi ricordate di Paola e Chiara? Dopo l’incredibile successo, arrivò il litigio destinato a rovinare tutto. Scopriamo insieme cosa successe.
Nel 2013 i fan dell’iconico due formato da Paola e Chiara Iezzi dovettero accettare un’amara verità: le sorelle avevano deciso di intraprendere strade diverse e separate. La notizia lasciò gli amanti sfegatati della loro musica senza parole, soprattutto perché le loro performance rappresentavano la prova e il simbolo di una giovane generazione in fase di trasformazione. La comunità LGBQT rimase profondamente rattristata da tale scelta, in quanto riteneva di essere compresa dalle interpretazioni di ambedue le sorelle.
Per anni i motivi della separazione sono stati ben nascosti agli occhi del pubblico e la scelta di mantenere la privacy aumentò inevitabilmente il dolore in mancanza di una spiegazione. Dal 2013, Paola e Chiara sparirono da ogni radar, occupandosi di attività musicali distanti dalla luce dei riflettori.
Sono passati anni dalla loro ultima performance e poche settimane fa le due sono tornate alla ribalta e al centro di gossip e attenzioni giornalistiche; complici le voci di una possibile ed eventuale reunion. La prima apparizione insieme è risalente a pochi giorni fa, in occasione del concerto di Max Pezzali, ove la coppia si è esibita insieme al cantante nel brano Tieni il tempo. Questo potrebbe rappresentare un nuovo inizio? Staremo a vedere.
Paola e Chiara: il reale motivo dietro la rottura
Una prima esibizione in console e poi la partecipazione al concerto di Max Pezzali, questo è segno di un possibile riavvicinamento? E’ stata la stessa Paola a fugare ogni dubbio riguardo questa possibilità: “Chi lo sa, vediamo […] Dobbiamo capire se questa non è solo un’ondata, sarà solo perché la gente l’ha voluto” – sono state le parole della cantante – “perché ci avete inondato con questo amore che non si è mai spento”. E per la prima volta dal 2013, la Iezzi ha deciso di esporre le ragioni dietro la rottura definitiva.
“Abbiamo deciso di chiudere perché c’erta talmente tanta tensione, talmente tanto nervosismo, che non ce la facevamo semplicemente più a tenere botta” – ha chiarito Paola – “anche tra noi c’era troppa tensione […] non viaggiavamo più allo stesso ritmo”. L’ansia e l’angoscia nate dal successo improvviso avevano smorzato l’entusiasmo, per cui quello che doveva essere un piacere, si trasformò in un dovere verso il pubblico: “Ad un certo punto, uno non è che smette di crederci, ma non ce la fa più”.