Avete mai visto la bellissima moglie di Fiorello? Eccola in tutto il suo splendore
Anche se non è più presente in televisione come negli anni 90, Fiorello resta sempre e comunque uno degli artisti più completi del panorama televisivo. Negli ultimi due anni lo abbiamo visto accanto ad Amadeus, alla conduzione del Festival di Sanremo.
Un duo che ha praticamente fatto innamorare più generazione tanto che visti gli ascolti, i vertici di Viale Mazzini li hanno confermati per la terza volta. Sulla carriera di Fiore sappiamo praticamente tutto, meno invece sulla sua sfera privata. Ad esempio avete mai visto sua moglie?
Chi è la moglie di Fiorello?
Da quasi venti anni, Fiorello può contare sull’appoggio della sua dolce metà. Infatti, dal 96 si è unito insieme a Susanna. Una storia d’amore solida e duratura che ricorda le prime apparizioni dell’artista a Buona Domenica.
A differenza di Fiore, Susanna non è mai stata interessata al mondo dello spettacolo e ha sempre chiesto al suo compagno di restare lontana dalle luci dei riflettori. Inoltre, non ama nemmeno i social, motivo per il quale non ha nessun tipo di profilo ufficiale. Oltre ad essere mamma a tempo pieno, è anche una bravissima lavoratrice: lavora nell’azienda di doppiaggio e post produzione della sua famiglia.
La vita dello show men prima del successo
Fiorello è nato a Catania e prima di diventare un grande professionista e personaggio dello spettacolo ha svolto diversi lavori. Dal garzone, al muratore, l’ idraulico, il falegname e il centralinista per le pompe funebri.
Tantissimi, infatti, i suoi impieghi fino a quando riesce a farsi assumere in un noto villaggio turistico Valtur come facchino da cucina, arrivando poi a percepire circa 1.150.000 lire mensili come barman.
Dopo aver svolto il servizio militare, in un villaggio turistico dove lavorava si ritrova a dover sostituire il disc jockey improvvisando e intrattenendo il pubblico. In questa occasione ha avuto un grande insegnamento. Fiorello ha capito che non bisogna mai intrattenere le persone con battute di poco valore e tanto meno rivolgersi con ironia agli anzi, meglio farlo con i potenti, ovvero con quelli che possono difendersi.
