Non sempre leggere ‘polizia’ può rappresentare una garanzia di sicurezza: fate attenzione alle truffe! Vediamo insieme tutti i dettagli.
Lo sviluppo delle nuove tecnologie ha permesso anche la nascita di una nuova categoria di criminali: i cosiddetti hacker – un gruppo di esperti di computer ed elettronica, capace di accedere a dati personali, password ed account in modo da truffare gli utenti. Le più famose in genere si riferiscono al proprio conto bancario: generalmente arriva un messaggio che comunica problemi relativi a carte e bonifici bloccati; pertanto si chiede alla vittima di inserire dati, mail e password in modo da sistemare il problema. Una volta ottenuti i dati, gli hacker si insidiano nei conti corrente e rubano i soldi presenti nel fondo.
Le autorità hanno cercato di limitare questo genere di truffe, ma la realtà è che l’unica soluzione risiede in un atteggiamento scettico nei confronti di determinati messaggi. Ad oggi, dopo anni di truffe online, è importante sapere che nessun azienda pubblica o privata ha diritto di inviarvi informazioni importanti tramite SMS; di conseguenza, se dovessero arrivarvi messaggi strani da Poste, così come Amazon simili, consigliamo vivamente di eliminare il messaggio. Generalmente, in questi casi si chiede di accedere ad un link proposto, ove è possibile inserire i vostri dati personali: non fatelo!
Si tratta di truffe pericolose, soprattutto per tutti quegli individui che hanno poca maestria con le nuove tecnologie. La richiesta di dati tramite messaggio è sempre improbabile. Nell’eventualità in cui abbiate dei dubbi, potete chiamare il call center al numero ufficiale in modo da chiedere conferma. Ora, una nuova truffa si aggira nel web: i nuovi hacker si spacciano per dei poliziotti.
E-mail da parte della Polizia? Attenzione: è una truffa!
Ormai è risaputo che gli hacker agiscano spacciandosi per impiegati di banca oppure si aziende specializzate in consegne a casa; i criminali in tal caso hanno quindi deciso di cambiare soggetto. In molti si spacciano per poliziotti, inviando delle mail dove richiedono dei dati specifici a seguito di una presunta denuncia, con la richiesta di presentarsi in commissariato. Anche in queste mail viene allegato un link, il quale collega l’utente ad una determinata pagina ove possibile inserire i propri dati.
La Polizia non manda mail, mai. E’ importante quindi eliminare immediatamente il messaggio ed evitare assolutamente di accedere al link. Purtroppo, la diffusione di queste nuove tecnologie ha permesso una maggiore connessione, ma ha anche consentito a questi criminali di infiltrarsi in account personali e criptati. L’unica soluzione, come abbiamo anticipato, risiede esclusivamente nella massima attenzione.